domenica 22 dicembre 2013

L'ALBERO-PRESEPE 2013

Albero-presepe 2013
Il Natale è alle porte e di certo sarete tutti pronti….. ma credo che quello che si prospetti sia proprio un Natale low profile. C’è bisogno di buoni sentimenti, di calore, di famiglia per  ricaricare le pile ed affrontare un 2014 all’apparenza fuori dalla recessione  ma con premesse poco incoraggianti…..comunque……”ci penserò domani….dopotutto domani è un altro giorno….”. Situazione economica a parte, facciamo l’albero o il presepe? I puristi sono per il presepe: è la rievocazione della nascita di Gesù, ne esistono versioni con le parti in movimento, e  versioni classiche  in cui le mani di bimbi vivaci non resistono alla tentazione di spostare  pecorelle e pastori. Quest’anno c’è stato anche il passaggio della cometa, anche se Ison e la sua coda di 2 Km si sono disintegrati al passaggio vicino al sole, segno che i tempi cambiano e neanche le comete sono più quelle di una volta!

 L’albero è bello, è colorato, è allegro e,  anche se oramai lo abbiamo adottato, non fa parte della nostra tradizione. L’addobbo trendy del 2013 è nei colori viola e cannella. Personaggi del design, della moda e dello spettacolo come Valentino, Gucci, Cucinelli, Ferragamo e altri si sono dati appuntamento a Roma, presso il complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia per “Il Natale dei 100 alberi d’autore”, evento promosso dall’associazione di Sergio Valente  per sostenere un progetto di solidarietà.  
Ritorniamo al dilemma natalizio..... la soluzione è stata avvistata e realizzata: si trova a Bologna, in Via degli Orti, (davanti una delle gelaterie più buone della città,”L’Emporio del gelato” ),  è l’Albero-presepe, realizzato da un signore “appassionato” del Natale….passatemi il termine.
Cosa ne dite?


Intanto a Milano e Roma Tiffany allestisce la stanza di Babbo Natale mentre a Londra e Parigi c’è il calesse trainato da cavalli bianchi e carico dei famosi pacchetti infiocchettati; dal Giappone arriva uno schiaffo alla povertà, è l’albero in oro, e dagli emirati arriva la notizia di quello da undici milioni di dollari……. Ancora a Parigi, Prada e il departement store Printemps realizzano una slitta di 16 metri con Babbo Natale e la renna che vola tra  nuvole e fiocchi di neve.
E dopo aver giocato con la tradizione e chiacchierato degli alberi altrui auguro un Buon Natale a tutti e.....
Risplenda su di voi la stella di Gesù.




giovedì 21 novembre 2013

IL RISVEGLIO DEI MARCHI DORMIENTI: SCHIAPARELLI - GENNY - LES COPAINS



Rosa Schiaparelli.

Rieccoci qui dopo una lunga pausa…..e proprio quando si dovrebbe andare in letargo vorrei  parlare di risveglio, quello  dei marchi dormienti, e, a questo punto anche delle blogger dormienti…che strana gente questi blogger!
Magari non tutti ci fanno caso, ma chi segue un po’ il settore moda, di tanto in tanto, si ritrova a dire “però esiste ancora?”; ed è proprio di questo che mi voglio occupare oggi. Ho scelto 3 marchi che per un motivo o per un altro sono in fase di evoluzione: Schiaparelli, Genny, Les Copains.
Nel 2007 Diego Della Valle ha rilevato il marchio Schiaparelli creato dall’eterna rivale di Coco Chanel, l’italiana Elsa Schiaparelli scomparsa nel 1973. Oggi l’idea di coniugare sogno e modernità prende vita sotto la direzione artistica di Marco Zanini. Il giovane stilista arriva direttamente da Rochas, (dopo aver fatto rinascere la griffe ), vanta collaborazioni con Lawrence Steele, Dolce & Gabbana, Halston, e ha come obiettivo quello di intrecciare sartorialità, arte e avanguardia sia nel prêt – à – porter sia nell’Haute Couture.


Lobster dress. Elsa Schiaparelli

1937 - Elsa Schiaparelli

A scaldare i motori ci ha pensato Christian Lacroix firmando una collezione per l’estate 2013 (circa una quindicina di modelli) e  curando l’esposizione al Louvre di 18 abiti da lui creati come omaggio personale alla stilista, (esposti a luglio nel padiglione  dedicato a “les Arts Décoratifs”). La mostra ha voluto ricordare l’idea di una moda libera, surreale, elegante anche nei tempi di guerra e pratica. A Elsa Schiaparelli si deve l’utilizzo della zip negli abiti, quella di baschine, redingote,  tasconi, l’invenzione del colore rosa Shocking, (creato per il packaging di un suo profumo e  tuttora chiamato rosa Schiaparelli), gioielli a forma di scarabeo (che abbiamo visto anche di recente) o di aragosta…… e stiamo parlando di anni 30-40! A Parigi, il 23 gennaio 2014, Christie’s batterà all’asta il guardaroba e gli oggetti appartenuti ad Elsa Schiaparelli.
 Avanti tutta all’ italianissimo Atelier di Place Vendôme.

Christian Lacroix.

 50 anni fa una donna esordì con il marchio Genny e ora, come allora, un’altra donna, Sara Cavazza Facchini torna alla guida di un marchio, di cui non si sentiva parlare da un po’, con un’apparizione alla Milano Fashion Week per la primavera- estate 2014. 
Una svolta decisiva nel percorso di crescita di Genny è anche l’apertura del monomarca a Forte dei Marmi, dopo anni di vendita esclusivamente in plurimarca selezionati. La collezione presentata a Milano riprende l’iconico motivo d’archivio della casa: le corde; le linee sono fluide, gli abiti sono in maglia e l’ispirazione è romantica e sexy. I colori sono: il bianco, l’oro, il salmone, il rosso, il lilla, e il nero. Gli accessori sono in oro.

Genny - S/S 2014

Genny - S/S 2014

Al momento però possiamo vedere nei negozi la collezione autunno-inverno firmata da Gabriele Colangelo e caratterizzata da giacche a livelli sfalsati, o gessati che diventano minidress, accostamenti di tessuti diversi, colori come il bianco, il nero e l’oro. L’effetto pulito e puro viene rotto da dettagli vistosi.
C’è fermento anche da  Les Copains.  Con la mostra dell’artista Thomas De Falco é iniziata una nuova “stagione” per l’Atelier Les Copains, lo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea. L’artista lavora con la tecnica del wrapping e quella più antica del lavoro al telaio, dell’arazzo e della lana cardata.  E’ stato inaugurato anche un flagship store a Roma con un nuovo concept di negozio e avviato una nuova politica di opening.
Il marchio punta ad un rilancio nel  prêt – à – porter femminile, ricordiamo che Les Copains nasce 60 anni fa e si specializza nella maglia, al momento non c’è un nome per la direzione artistica. Alessandro Dell’Acqua ne è stato stilista dal 2012 fino a poco tempo fa e ha creato le ultime collezioni. Nei negozi si può trovare l’autunno - inverno caratterizzato da maglia declinata in cappotti e giacche, tanto animalier, pelliccia ecologica, fili di lurex e righe che rappresentano un po’ il DNA del brand. I colori sono pochi: il cammello, il nero, tocchi di pastello. Ci sono arabeschi sfumati e  stampe floreali.
Il tema floreale ritorna anche con la primavera-estate 2014 su organze di seta con fiori ricamati. La collezione Les Copains vestirà in stile bambola sexy, con sovrapposizioni di gonne fluttuanti, abiti asimmetrici, lavorazioni di pizzo e maglia, tanta maglia anche con fili ad effetto cellophane.

Les Copains - S/S 2014



Les Copains S/S 2014



Checché se ne dica la moda è bella, è utile e futile allo stesso tempo e il settore è degno di rispetto, visto che al momento, è uno dei pochi che in Italia riesce a dare un’impronta positiva insieme a quello del cibo. Secondo Erica Corbellini (SDA Bocconi) la crisi sta aiutando il made in Italy e modificando i comportamenti dell’acquirente: si compra di meno ma di qualità superiore; che sia vero o meno non sta a me criticare quanto dicono gli esperti……Un po’ di ritorno al passato però non fa male…..







giovedì 30 maggio 2013

SMELL FESTIVAL DELL’OLFATTO 2013: Oltre i confini della profumeria


Bologna, Smell Festival dell'olfatto 2013.

Da qualche giorno si è conclusa a Bologna la IV edizione di Smell Festival dell’olfatto, il festival interamente dedicato allo studio e all’esplorazione di profumi e odori, alla profumeria di nicchia e alla presentazione di novità nel settore. Come gli altri anni non sono mancate installazioni fotografiche, laboratori sensoriali per adulti e bambini, workshop e olfazioni guidate. Dal 21 al 26 maggio una serie di incontri sono stati dislocati per la città di Bologna per il “Round smell Festival".  Ogni città ha un suo odore che può e deve essere esplorato.  Questa edizione ha voluto anche dare voce “all’effimero” (  e i profumi, essendo sostanze volatili non possono che essere effimeri ) e alla sua capacità di evocare e di richiamare alla memoria un fatto, un momento, un’immagine del passato che in molti definiscono “effetto Proust”.
Questo lato dell’effimero ne rappresenta il suo stesso paradosso: volatile e allo stesso tempo permanente così come può esserlo un ricordo……succede un po’ quello che avviene nella nostra mente quando si compie quello che in psicologia cognitiva viene chiamato effetto priming e cioè quando una parola può far scattare una determinata risposta più o meno attinente, un comportamento, un’altra parola perché è in corso un’associazione mentale a volte inconsapevole. Ok….a questo punto mi fermo qui con le curiosità riguardo a questo aspetto dei profumi e dell’effimero….(non voglio fare la saputella di turno…) e vi racconto un po’ degli incontri seguiti in questi giorni. Il programma è stato molto ricco e anche quest’anno ho dovuto scegliere per argomento passando dall’intervento sugli oli essenziali a quello sulla profumeria del futuro.


Marco Valussi - fitoterapeuta.
Per quanto i due interventi possano rappresentare a livello superficiale il passato, quindi la tradizione, e il futuro in realtà il punto d’incontro c’è:  lo scopo di entrambi i contributi era quello di informare sui benefici e quindi sull’attività terapeutica che alcuni profumi, oli, piante possono avere.
Il fitoterapeuta Marco Valussi , autore del “Grande manuale di Aromaterapia”, ha spiegato che l’utilizzo olfattivo degli oli è multiforme e non standardizzabile: gli oli possono avere degli effetti  soggettivi e, anche se possono essere utilizzati addirittura in casi di ansia e depressione, è necessario un certo controllo perché ciò che può aiutare una persona può evocare sensazioni spiacevoli ad un’altra. Un odore, un profumo può essere collegato sia ad una esperienza positiva sia negativa e l’onestà del relatore sta proprio nel non presentare la fitoterapia come “la panacea di tutti i mali” e nel dire che gli oli, pur avendo un uso molto antico, servono di accompagnamento a delle terapie mediche. Spesso parlando delle proprietà terapeutiche di una pianta si generalizza pensando che essa possa conservarle in tutte le sue forme ma Valussi fa l’esempio del timo, pianta aromatica usata in cucina, pianta medicinale con potere antinfiammatorio il cui olio invece non lo é.  Ci si chiede se gli oli siano puri o meno ma pare che a volte il puro non sia vendibile e non sia sempre allo stato liquido.

Jenny Tillotson, Central Saint Martin school of art - London. 
Oltrepassando la “porta del tempo” Jenny Tillotson ricercatrice della Central Saint Martin school of art di Londra e dell’istituto di Biotecnologie di Cambridge esplora il futuro della profumeria orientandosi verso lo Scentsory Design e cioè verso tecnologie indossabili. Traendo ispirazione dal personaggio di “Q” di Star Trek  che indossa abiti che possono migliorare l’umore e da “Brave New World” di Adolf Huxley e dall’organo profumato  che viene suonato, la Tillotson  mira alla creazione di profumazioni personali dalle quali trarre beneficio che non interferiscono con l’ambiente circostante perché non invasivi, green e con dosaggi bassi. eScent è la tecnologia brevettata basata su un sistema che eroga in base all’umore e alle sensazioni.
Jenny Tillotson.
 I suoi progetti – visioni parlano di borse che rilasciano aromi, di cartucce di profumo solido da inserire in gioielli, in abiti, nell’I Pod fino ad arrivare alla realizzazione di un microchip da inserire in capi di abbigliamento, in accessori dotati di aromi personalizzati. Potrebbero essere sviluppate applicazioni per i social network, ad esempio per facebook dove” Like” ha un profumo, e bisogna dire che una tecnologia per I phone esiste già. Si potrebbe pensare anche ad erogazioni di feromoni durante l’individuazione di un partner.  Non tutto ciò di cui stiamo parlando deve essere considerato come fantascientifico dato che in questo settore la ricerca corre molto velocemente basandosi su tecnologie di Affecting  Computing  technology e  Galvanic Skin. Esistono già molti brevetti, da testare  un progetto in collaborazione con Avent per usare le profumazioni per il benessere di mamme e bebé e per North Face zaini che emettono menta in grado di migliorare le performance dei corridori.
A riprova del fatto che non si parla solo di futuro la stilista Giada Curti per la primavera estate ha fatto sfilare abiti con stampe floreali fatti con tessuti imbevuti in acqua di rose perché  come diceva il poeta Pierre Louys Niente al mondo è divino come il profumo delle rose di notte”.
Arrivederci all’anno prossimo con Smell Festival.



lunedì 6 maggio 2013

VADEMECUM DI PRIMAVERA.... O D'ESTATE? FATE VOI....


Cosmoprof 2013.

Perturbazione dopo perturbazione siamo sempre più alla ricerca spasmodica di un raggio di sole…. bloccati in questa “terra di mezzo” in cui non riusciamo a capire come vestirci, se possiamo fare il cambio di stagione nell’armadio e soprattutto se possiamo cominciare a pensare ad una primavera che, a questo punto, non sappiamo se arriverà o se salterà direttamente la stagione.  Il grigiore rende isterici ed io credo proprio di esserlo ma, grigio o non grigio, i negozi sono  pronti a partire da un pezzo con tante cose leggere e colorate, inutile perciò dilungarmi, ecco alcune semplici indicazioni per scegliere al meglio.
Cominciamo con i colori seguiremo (ancora una volta) le indicazioni di Pantone (l’azienda statunitense che ne fissa gli standard):
Diane von Furstenberg





Tender shoots: verde tendente al giallo, vibrante, tonificante da abbinare a toni neutri;
















Alberta Ferretti.

 


Grayed Jane: verde acqua con sottotono grigio, colore rilassante dall’effetto quasi azzurro polvere (da abbinare a gioielli in corallo);














Gucci.





Emerald: verde vivacissimo che migliore l’umore (da abbinare ad accessori cuoio). E’ il colore del 2013;









Moschino.





African violet: é un lilla, il colore più romantico della stagione, (da azzardare l’abbinamento con il rosso-lacca);







Emilio Pucci.





Poppy Red: rosso caldo e sensuale;








Ermanno Scervino.





Nectarine: arancione poco chiassoso ma piccante (bello sull’abbronzatura);








Louis Vuitton.




Lemon zest: giallo rinfrescante, è il colore della buccia di limone;







Elie Saab.





Dusk Blue: celeste rassicurante ma non dall’effetto baby;








Genny.





Linen: nuance neutra tra rosa carne e beige rosato( si abbina con tutto);







Hermès.





Monaco Blue: blu profondo e classico (in stile navy con il bianco).






I colori aiutano a completare i trends di stagione che, per fortuna, sono vari e ritornano ad anni alterni permettendoci di avere sempre qualcosa da tirare fuori dal cilindro.
Gli anni ’60 ci sono…. riproponendo un po’ il look da ragazza per bene grazie agli abitini in stile Audrey ma orientandosi anche verso un corto in stile Quant.
Le fantasie sono presenti all’appello: floreali classici e contemporanei, di ispirazione orientale, foglie. Le geometrie pure: pois, righe, quadri, optical da juventino.
C’è una tendenza acquatica che non si ispira a donne inguainate tipo sirena ma ad outfit con diversi tipi di blu.
Ovviamente bianco dove e come volete, tanti shorts, tocchi di lurex , ancora pizzo e poi volants  leggeri come la brezza estiva.
Outfit che non passano inosservati: vita altissima e t-shirt corta… fisico permettendo…. e tute knitwear.
Della serie “strano ma vero” si ripropone lo stile “Positano” tendente verso un gipsy rock con elementi matador…….Aiuto…..non so cosa ne verrà fuori!
Parliamo di accessori…saranno gialli o pink.  
Poche informazioni che spero possano essere utili al Vostro shopping ovunque lo facciate: boutique firmate, grandi catene, negozietti di proprietà, mercatini, atelier di giovani emergenti e perché no utili anche se intendete modificare e quindi riciclare qualche abito. 
…..e ritorno da te………..senza tante parole ma con in mano un raggio di soleeeeee (Jovanotti).
 
 

domenica 17 marzo 2013

COSMOPROF 2013 E BIVN


Cosmoprof 2013 - madrina Filippa Lagerback
Bellezza e moda si sono unite a Bologna in occasione della Cosmoprof 2013. Nonostante la pioggia, che spesso ha fatto da “guastafeste”, la città ha ospitato la Fiera Internazionale della bellezza  dall’8 all’11 marzo registrando un +14% (a dispetto di chi cerca sempre di spostare simili eventi  verso altri lidi).
A guidare la classifica dei maggiori espositori l’Italia, la Cina e la Francia e, la tendenza orientale che si è vista nella moda durante tutto l’anno si riconferma nella presentazione di profumi forti e speziati e ancora nel settore dedicato alla cura del corpo, ai massaggi, che nei culti orientali hanno radici storiche e che in fiera  si coniugano a macchinari ultramoderni.  Tanti i prodotti per il corpo a base di olio di Argan.

Nell’ambito del make up tutto un evento è stato dedicato al rossetto, “lipstick factory” e alla sua realizzazione, ricordando che questo piccolo strumento di bellezza, tanti anni fa (crollo Wall Street 1929), contribuì largamente a far girare l’economia americana…..un po’ come sta succedendo oggi con lo smalto e il settore unghie che risolleva tutto il settore “estetica”. Al Cosmoprof è stato dedicato un intero capannone alle unghie: è stato presentato lo smalto effetto “pelle” e quello per uomo (Faby) che ha come testimonial il crepuscolare Morgan.


Smalti  per uomoFaby.
Durante i giorni di fiera si sono succeduti forum, aggiornamenti professionali e presentazioni di tendenze capelli. Quest’anno nel vicino Palazzo dei Congressi, il c.a.c.f. (associazione dei parrucchieri) in collaborazione (ormai storica)  con L’Orèal hanno presentato trends e lavori in pedana (Ambasciatori) . Sono emersi diversi stili: carrè morbidi dall’effetto retrò e contemporaneo insieme, un po’ alla “parisienne”: tagli corti con linee geometriche ed effetti asimmetrici che caratterizzano donne occidentali che si orientalizzano; capelli che si ispirano ad abiti ampi e con luminosi giochi di volume creati con il rasoio; colori originali (arancio, blu) e ancora ciuffi.
MXL Extension.


Franca Sozzani.
Un valore aggiunto alla Cosmoprof è stato dato dalla Beauty in Vogue Night (BIVN) che ha realizzato ciò che dicevo all’inizio e cioè quel connubio  tra l’elemento moda rappresentato da Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia e dai negozi più “IN” della città che hanno organizzato eventi, messo a disposizione truccatori, e ospitato un corner QVC (in Galleria Cavour).
Galleria Cavour


Corner QVC.
Confesso che al luccichio omologato di alcuni negozi io ho preferito l’evento di alcuni giovani creativi della città, NOVE, di ONO Arte Contemporanea: una collettiva di 9 designers di moda indipendente incorniciato dal progetto fotografico di Valentina di Meo.
Vittorio Ceccoli.
Ono Arte Contemporanea.

Ono Arte Contemporanea.


martedì 5 marzo 2013

BOLOGNA CANTA DALLA - 4 marzo 2013

Bologna - Via Marchesana.
Ad un anno dalla sua scomparsa Bologna festeggia il 70° compleanno dell’uomo il cui spirito e la cui anima abiteranno sempre Piazza Maggiore, la sua Piazza Grande, ovvero Lucio Dalla.
Ieri sera una piazza gremita di gente composta e allegra ha festeggiato cantando le sue canzoni insieme agli amici di una vita, forse la stessa gente che sempre composta ma con gli occhi lucidi un anno fa assisteva al suo funerale.
Una festa della musica così non si vedeva da un po’ a Bologna, una città un po’ dormiente ultimamente, forse un po’ morta e, “paradosso dei paradossi” riportata alla vita dalla morte di uno dei suoi abitanti…..strana la vita……!
Bologna - 4 ore prima del concerto.
Samuele Bersani su Facebook parla di una serata di gioia ma anche di una serata in cui la commozione  e la pelle d’oca prevalgono sull’autocontrollo.
E poi….7 milioni di ascoltatori su Rai 1 e 200 tweet al secondo durante le 4 ore di live in cui i cantanti, accompagnati dalla “Dalla Classica” (orchestra di giovani fondata grazie a lui), si alternano alle proiezioni di immagini di interviste e duetti, inoltre ai lati del palco le installazioni luminose dell’artista Martinelli.
Bologna - Piazza Maggiore.
Il mio, però, non vuole essere un vero e proprio articolo sul cantante scomparso tantomeno una telecronaca del concerto perciò mi limiterò a mostrarvi, con qualche foto, come Lucio Dalla continua a vivere nella sua città (e non solo con le canzoni che per tutta la giornata di ieri si sono sentite in Via D’Azeglio).

Bologna. Sandy biancheria intima

Sandy - Via dell'Archiginnasio.

Bologna - Via D'Azeglio.

T-shirt - in ricordo di Lucio Dalla: iniziativa Il Resto del carlino.
Chiudo con un mio personale ricordo, quello di un uomo un po’ buffo che, se nelle roventi estati bolognesi non scappava alle Tremiti, si poteva incontrare in giro per Via D’Azeglio con zoccoli Dr. Scholl e una colorata camicia Hawaiana.
Chissà magari ieri sera mentre gli altri cantavano lui ascoltava …….giocando a carte e bevendo vino……(passatemi la citazione).  
Ciao Lucio.

 

lunedì 24 dicembre 2012

L'ALBERO DI NATALE 2012


Si accendono e brillano le luci di Natale.....si accendono e brillano..............
Eccoci quà amici, dopo un anno segnato dalla crisi e dallo spread e, dopo essere scampati alla profezia dei Maya, finalmente ci prepariamo a festeggiare i buoni sentimenti, (per chi li ha!) e ad aspettare con entusiasmo l'inizio di un nuovo anno.
E, proprio come ogni anno, mi sono messa alla ricerca di un albero di Natale diverso o comunque  rappresentativo del momento ed ho scoperto che l'arte di arrangiarsi  vince sulla tradizione. Ne ho visti di tutti i colori, diciamo che ognuno sceglie gli addobbi come gli pare, l'albero si veste di quello che si ha sotto mano. Basta!!!.... spendere tanti soldi in palline....anche perché quest'anno di rotte in giro se ne trovano in quantità!
Qualsiasi cosa può diventare addobbo, le cover dei cellulari, le scarpe, in tv ho visto addirittura quello a prova di vampiro, addobbato con le trecce di aglio.
Bologna, Roche Bobois.
 Io ho scelto l'albero-orsetto...... direttamente dalla vetrina di Roche Bobois; non so se il nome é appropriato però ispira magia, pur essendo privo di "sbrilluccichii", riporta all'infanzia. La forma dell'abete c'é, il puntale pure e, passate le feste, quando tutto ritorna alla normalità, la struttura, cioé i libri ritornano ad allinearsi in libreria mentre il puntale cioé l'orsetto riprende il suo posto sul letto di qualche bambino. Ecco, la magia é fatta e .........BUON NATALE A TUTTI.

Dimenticavo, come sempre a Natale l'articolo é stato scritto con la penna di Babbo Natale.