martedì 20 dicembre 2011

NATALE 2011: L'ALBERO - VESTITO

Liviana Conti.Bologna
Anche quest’anno mi sono messa alla ricerca dell’albero di Natale che avesse “quel non so che” capace di catturare la mia attenzione. Dopo aver sorriso davanti al morbidoso albero-peluche di Chicco, aver sfiorato il fragile mini albero di vetro, con palline di vetro, mi sono bloccata davanti alla vetrina di un piccolo e nuovo negozio.
Ho trovato l’albero-vestito.
Questo è un Natale particolare, la situazione economica ci prospetta un 2012 difficile, la tv e i vari talk show ci fanno sentire peggio di come stiamo e allora sono andata a scovare un albero con una doppia funzione: albero e vestito. Cosa pensava il buon vecchio e classico abete di Natale, di lavorare più o meno  un mese all’anno per poi campare di rendita, in ritiro in cantina? Eh no!Le cose sono cambiate anche per lui e da ornamento per la casa si trasforma in abito per le occasioni.


Realizzato dalla flò fiori – flò greenhouse ( Bologna-Via Saragozza): il laboratorio dove i sentimenti sono fiori, per il marchio romagnolo di abbigliamento Liviana Conti ( flagship store Bologna- Via de’Toschi).
Fidatevi, con un abito così potete competere con qualunque principessa Disney, tanto in voga in questo periodo dell’anno.
Ovviamente ai piedi dell’albero  ci vuole qualcosa….Ecco due proposte limited edition: la scarpa glitter e strass di Elisabetta Franchi – Celyn b.,  confezionata in una scatola con logo e bordo oro, nastro bianco, a sorpresa praline di cioccolato per un Natale sweet & chic, e il sandalo “Song” di Sergio Rossi, con satin e dettagli gioiello che avvolgono la gamba ….o il ramo…fate voi…in una sinfonia di note di cristallo.

Elisabetta Franchi.Limited edition.

Sergio Rossi.Limited edition

Detto questo, io e beinginyourshoes vi auguriamo un sereno Natale e, se potete, che sia almeno un po’ trendy ma a prezzi piccoli.

giovedì 8 dicembre 2011

CENA DI NATALE "SENZA TEMPO"

Ristorante "Senza Tempo".
A partire dall’8 dicembre inizia il turbine delle cene (e/o pranzi) di Natale. Amici e colleghi si ritrovano per passare una serata all’insegna dei buoni sentimenti, che spesso si dimenticano l’indomani, soprattutto negli ambienti di lavoro (ma a Natale non si dovrebbe essere più buoni?). Dimenticando gli attriti e seguendo i richiami della pancia inizia la ricerca del posto ideale: dove si va quest’anno?
Ecco un suggerimento: località Cadriano (Granarolo-Bo), nome “Senza Tempo”, di seguito qualche foto.
Le foto si riferiscono alla sera dell’inaugurazione 11/11/2011, ne potete trovare altre sulla pagina Facebook “Senza Tempo”.


Inaugurazione  Ristorante"Senza tempo".
Posso dirvi che la location è accogliente. L’idea dei gestori è quella di dare un tocco di "un non so che" di francese, un po’ Provenza, un po’ Deuville ma niente Nouvelle Cuisine.
Il cibo è ottimo, merito di un bravo cuoco e di un team già collaudato, quello del Bologna Catering che ha dato prova delle sue capacità sia ad eventi chic sia ad eventi in stile Disco.
Poi,  se siete in giro a comprare pensierini vari dalle parti di Villanova, Castenaso….giù di lì (Bologna, Centro Commerciale Nova) provate questo posticino che ho scovato: è l’ape – sushi- fucsia.
No, tranquilli, non è uno strano insetto geneticamente modificato ma solo la storica ape che si colora di fucsia e diventa  Sosushi, il corner per mangiare sushi tra una compera e l’altra.
Sosushi. CentroNova.




martedì 22 novembre 2011

CIOCCOSHOW 2011 : IL DIAVOLO VESTE "CIOCCOLATO"

Chi l’ha detto che “il diavolo veste prada”? Secondo me il diavolo veste di cioccolato!
E’ questa la sensazione che si ha girando tra gli stands del Cioccoshow 2011,(Bologna 16-20 novembre).  Ci sono camicie, cravatte, scarpe e borse completamente di cioccolato (stand: Vecchia Brianza, Ciocomagie,Le scarpette di cioccolato).  Solo attraverso delle "diavolerie" si può resistere alla tentazione di non prendersi a morsi indossando queste cose….
Le scarpette di cioccolato.
Vecchia Brianza.
Salon du chocolat. Bologna Marzo 2011.
Quello che si percepisce è tutto un mondo di cioccolato in cui il diavolo moderno indossa i vestiti di cioccolato, mangia il Kebab di cremino…. perché l’etnico è “in” e parla con l’”I phone” di cioccolato perché è “cool” ( stand Sorbetteria Castiglione).  Anche il marmoreo Nettuno  ha ceduto, e ci sono le prove …..se questa non è una diavoleria!
Sorbetteria Castiglione. Bologna
Il cioccolato è magia, e in mezzo a tanta magia non potevano mancare le magiche mele di Biancaneve, si si……proprio quelle stregate dalla strega cattiva!
Chissà se il principe che si è dato tanto da fare a cercare Biancaneve l’ha fatto per baciarla e  risvegliarla o per assaporare il sapore cioccoloso di quelle mele sulle sue labbra! Lo so che la fiaba non è così, e che quelle mele erano normali e rosse.... ma ci sono gli addobbi di Natale, c’è tanta dolcezza, ci sono cioccolatini di tutti i tipi, anche al rum (questo dovrebbe spiegarvi molte cose….) e allora lasciamoci trasportare in questa dimensione incantata…… 


venerdì 11 novembre 2011

UNGHIE - GIOIELLO

Lo sapevate che le mani sono una delle parti del corpo più guardate dall’altro sesso? E’ proprio così, sia uomini sia donne sono molto attenti alle mani delle persone che incontrano, conoscono, frequentano. Ovviamente il pacchetto è unico se guardi le mani guardi inevitabilmente le unghie….oramai quasi impossibile trovare delle donne che non siano habituée dell’onicotecnico o nail artist, nail decorator……Chiamatelo come volete parliamo proprio della figura dell’estetista specializzata in ricostruzione e decorazione delle unghie. L’affermarsi di questa moda e tecnica è avvenuta in tempi molto rapidi ed ecco che dalle unghie finte, (usate veramente da pochissime persone) si è passati al French Manicure, creato  nel 1976 da Jeff Pink, per le attrici di Hollywood. E adesso  a che punto siamo?

Lorena Amici nail artist.

 Per parlare di questo argomento ho interpellato Lucia Tursi, esperienza decennale di estetista, da cinque specializzata in unghie, corsi di ricostruzione e di nail fantasy  fatti in Italia e all’estero (Ungheria), socia del centro estetico “Caramel” a Bologna. La prima cosa che mi viene spiegata è che il tanto elegante (anche se un po’ finto) french dai toni naturali oramai non va più, a dire il vero non è scomparso del tutto ma è meno scontato, infatti ogni tanto se ne può vedere una versione colorata e con toni di contrasto. L’altra è che le unghie non sembrano più appartenere al corpo ma diventano accessori e oggetti di design.
Le unghie vengono lavorate con materiali acrilici che sono opachi e flessibili o con gel che sono  morbidi e più difficili da modellare e, spesso vengono disegnate come tessuti che riprendono quelli degli abiti  (o  abbinate ai gioielli, ne parleremo più avanti) grazie all’ uso di colori e tecniche tipo acquerello e micro pittura cinese. Gli effetti tessuto più nuovi sono il pizzo, i merletti,  l’animalier. Le unghie possono essere decorate con delle piccole sculture in rilievo, in 3D o avere dei decori piatti che garantiscono un effetto “sotto vetro”: la scultura viene ricoperta come se fosse effettivamente sotto vetro. Dalla microscultura si sta passando a delle sculture tipo statuine realizzate con le stesse tecniche .
Lorena Amici- Londra 2011

Maryam Khabelkaeva

C’è anche chi ricorre ai soggetti classici della pittura, disegnando dei volti o addirittura riprendendo qualche noto quadro d’autore, come ad esempio succede da Alek’s nail Atelier a Bolzano.
I volti, la frutta e il tema del gioco rappresentato dalle carte sono tra le novità 2011-2012.
Mini masterpiece contest 2010.USA.
Il colore diventa sempre più ostentazione e lo sono anche le forme non più solo quadrate o a mandorla,quelle  nuove sono: edge, pipe, pipe gotico, stiletto, doppio stiletto, mandorla russa. Sono delle forme molto strette che  si ottengono grazie all’abilità degli onicotecnici e all’ausilio di apposite pinze e morsetti. A dettare tendenze in questa nuova moda sono gli esperti russi e dell’est europeo in genere, proprio loro, i nuovi ricchi che vogliono farsi notare spingendo il lusso all’eccesso  forse a volte di dubbio gusto …….ma chi può dirlo?
Se si parla di lusso non si può che parlare di gioielli perché oltre alle decorazioni fatte con i colori ci sono anche quelle fatte con applicazioni di pietre, strass e cristalli swaroski che vengono proprio incastonate ; ma la news delle news è la realizzazione di anelli realizzati in materiali acrilici o gel  che riprendono perfettamente il decoro dell’unghia.  Questo tipo di anello in Italia è arrivato con la primavera/estate 2011 ma ancora se ne vedono veramente pochi. In realtà gli anelli possono esser anche slegati dal contesto unghie ed essere dei semplici accessori.
Anello - Lucia Tursi nail artist.
Anello animalier. Lucia Tursi.
Al di là della frivolezza dell’argomento possiamo comunque dire che questo settore dell’estetica oramai occupa più della metà dello spazio dedicato a importanti fiere del settore come la Cosmoprof, cosa che in termini di fatturato ha il suo rilievo. Esistono poi degli esperti che si dedicano a delle ricerche specifiche com’è successo per la correzione e l’allungamento del letto ungueale che si realizza per correggere i difetti dell’unghia, utilizzando degli specifici cover dai toni naturali, rosati, in acrilico o in gel. La ricostruzione delle unghie può, essere fatta anche per evitare di smangiucchiare le unghie perché credetemi se si ha un problema di onicofagia non c’è smalto che tenga….neanche quello più amaro che ci possa essere. E poi chi l’ha detto che le unghie lunghe, ricostruite, decorate sono solo appannaggio di chi sta tutto il giorno con le mani in mano! All’ultimo evento organizzato dal C.a.c.f.Bologna - ottobre 2011  (associazione dei parrucchieri) Anna Mikhaykova hair stylist russa ha dimostrato come le unghie possano diventare dei veri e proprio strumenti di lavoro….guardate un po’ queste foto……    
Anna Mikhaykova.
Anna Mikhaykova hair stylist.


 
 
  

giovedì 29 settembre 2011

FIERA DEL VINTAGE - A SPASSO NEL TEMPO PASSANDO DA ISSEY MIYAKE

Si è conclusa da qualche giorno la Fiera del Vintage ( 23-24-25 settembre) e per voi (lo ammetto, anche per me) sono andata a spasso nel tempo.
Il luogo fisico è Forlì, il tempo è un’epoca che approssimativamente va dagli anni ’60 fino a ieri ma se si ha un po’ di fortuna ci si può imbattere anche in momenti anni ’40 e anni ’50 e l’atmosfera, la musica è molto Rockabilly.
La 3 giorni (per l’esattezza due giorni e mezzo) di Forlì, insieme a quello di Parma e di Valeggio è un appuntamento molto seguito dagli appassionati del genere e ….”in barba” a chi dice:”solo cose vecchie” questa fiera ha qualcosa di magico e di stupefacente. Per primo, la reale sensazione di passeggiare nel tempo man mano che si passeggia tra gli stand e poi, il contatto con oggetti e con la storia di personaggi (stilisti, marchi di moda, architetti), spesso ben raccontati dagli espositori. Proprio loro, gli espositori non vogliono essere dei semplici venditori ma sono dei cultori, degli appassionati del genere, di un periodo storico,  di uno Stato, di un artista, di una tipologia di oggetti.
Issey Miyake.
La Fiera ti accoglie con la mostra dedicata a Issey Miyake, fashion designer giapponese, stilista e scultore, sopravvissuto alla bomba atomica di Hiroshima (aveva 7 anni),  sempre alla ricerca di nuovi materiali e di nuove tecnologie, famoso non solo per la sua “Eau d’ Issey” quanto per la tecnica di pieghettatura che riprende l’antica arte degli origami. Questa esposizione è stata curata da A.N.G.E.L.O., si proprio lui, quello del famoso Vintage Palace, tempio del Vintage nonché fornitore di abiti per diversi film in costume.
Issey Miyake.

Issey Miyake.

Perchè si compra Vintage? In un momento in cui tutte le riviste segnalano il ritorno delle spalle  disegnate in stile anni ’40, il tailleur in stile anni ’50 e gli effetti di colori flash e plastificati anni ’60 direi che la risposta viene da sé….metteteci anche la crisi! Una giornalista dell’Herald Tribune pare abbia detto: “Come nel caso del buon vino, le griffes della moda a volte possono offrire ottime stagioni vintage”. Il nocciolo della questione sta proprio nelle parole a volte e nel titolo che compare sul manifesto di questa fiera “la moda che vive due volte”: un oggetto che viene acquistato ritorna a nuova vita e una volta indossato può ridare voce ad un artista da anni dimenticato.
Il famoso critico musicale Simon Reynolds dice che nell’era di youtube il vintage assicura un posto in classifica perché non c’è niente di più cool del già sentito.
Giusto per fare chiarezza, il vintage si differenzia dal “seconda mano” perché la caratteristica principale non è quella di essere stato utilizzato in passato ma di aver acquisito nel tempo delle caratteristiche di irripetibilità e irriproducibilità, diciamo che hanno iconicamente segnato un momento nel panorama della moda. Proprio in virtù di questo si è deciso di premiare l’espositore che meglio rappresenta il secolo scorso per ogni settore: Vintage, Remake,Collezionismo.

Balevin. L'Atelier del Vintage.Bologna

Silvana Venturini.Bijoux americani d'epoca e accessori.

Maison vintage.Andria
La varietà di oggetti presenti in fiera va da borse di firme note e non, a cinture, qualche macchina fotografica, molta bigiotteria, abbigliamento, foulard, scarpe, tanti dischi e tanti occhiali. Presente qualche magnifico oggetto d’arredo.
Presenti anche degli stands di giovani creativi che utilizzano le fogge e quando possibile i tessuti dei tempi che furono….si un vero e proprio remake ( stands:  inedito- la tilde - Lopposto)  e uno stand di hair style che insegna a realizzare trucchi e acconciature da Pin up (Chicas Locas).
Dimenticavo…,in esposizione delle auto anni ’40, presente un bar un po’ in stile Happy Days e per tornare alla musica, negli stessi giorni si è svolto il Rockabilly Festival.
Vi confesso che dopo una passeggiata del genere è veramente difficile tornare a casa a mani vuote e che l’unica nota negativa è stata il biglietto dell’autobus di Forlì (girare in questa cittadina costa 2 euro all’ora!).

Ford 1940.

A.N.G.E.L.O. Vintage Palace
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domenica 25 settembre 2011

BOLOGNA: LA EX….....

Ben ritrovati.  Rieccoci dopo un po’di pausa estiva i cui effetti sono  già evaporati e  adesso che l’autunno (almeno meteorologicamente parlando) è arrivato ci tocca rimboccarci le maniche. Di cosa parliamo oggi? Di …."cosa succede in città"..per citare una canzone del mitico Vasco datata 1985.
Le città intorpidite ripartono alla grande con la Vogue Fashion Night, prima a Milano e poi a Roma, l’apertura del nuovo (rinnovato) Flagship store Louis Vuitton e delle sfilate di Milano Moda a Milano ovviamente, in quanto a Roma non basterebbe una giornata per elencare tutto ciò che bolle in pentola. E a Bologna “che si fa”?
Bologna, la ex grassa perché, cibo a parte, di soldi non se ne vedono più tanti, la sempre dotta (perché non si può negare che nel 1088 è nata proprio quì la prima Università del mondo occidentale ) dove però i dotti non trovano una collocazione, e la rossa anche se, case e tetti a parte, qualche volta lo è stata di meno (parlo del periodo in cui fu governata dal sindaco Guazzaloca) e aggiungo……Bologna, l’ex Eldorado degli studenti universitari riparte da sé.
L’autunno è sempre molto vivo in città, e anche affollato, viste le presenze registrate da fiere importanti come Cersaie (19 -24 settembre), Lineapelle (Mostra internazionale di pelli, accessori, modelli per calzature, pelletteria, abbigliamento, arredamento, 16-21 ottobre) e Saie ( Salone internazionale dell’edilizia, 4-10 ottobre). Proprio nei giorni del Cersaie, il salone internazionale della ceramica, che vede circa 85 mila visitatori all’anno, la città ha ospitato la mostra “Cersaie downtown: Le strade del design”, composta  da 8 installazioni nelle vie principali della città e in Galleria Cavour.


Gammadue.

Hatria Marazzi
…..e siccome le cose o si fanno tutte insieme o non si fanno, mentre fervono i preparativi per la fiera la città rimane sveglia con la notte bianca, viene inaugurata la via del jazz, una viuzza del centro, già Via Caprarie (negli anni ‘50 ospitava al civico n.3 il negozio di dischi Disclub di Alberto Alberti, fondatore del jazz a Bologna) che sarà costellata da stelle di marmo in memoria di grandi jazzisti. La prima stella è quella di Chet Baker che visse alcuni anni in città.
 In questo clima festoso si decide anche di fare un’ esperimento sulla viabilità, di restituire la città ai cittadini, chiudere il centro ad auto e autobus con qualche disagio per chi in centro non ci va solo a passeggio ma ci lavora  (e con pochi incassi per i negozi di lusso). Se tutto questo non vi sembra abbastanza, in realtà avete ragione perché l’evento delle giornate in questione ( 17-18 settembre) è stata l’inaugurazione di un negozio:…..succede che la piccola mela americana arriva a Bologna dalla Silicon Valley e la città è tutta sotto sopra. Il giorno dell’inaugurazione dell’Apple Store la fila della mattina presto  ancora nel pomeriggio non era stata smaltita,  ogni volta che un estimatore conquistava la sua mela uno dei tanti vigilantes apriva il varco ad un  nuovo probabile acquirente mentre gli altri facevano “la ola”…..davvero! Da giorno 17 la città non é più la stessa!
Apple Store. Via Rizzoli.

Dimenticavo,  Galleria Cavour passa dalle installazioni di arredo bagno all’esposizione della Fiat 500 Gucci, da ieri in posa come le migliori modelle, e nei giorni del Saie ospiterà la mostra fotografica “Calcestruzzo in movimento”.

Fiat 500 Gucci.


Eccovi svelate le news sulla città goliardica, magari le sapevate già, magari no……    

lunedì 1 agosto 2011

ESTATE DI GOMMA

Amici ci siamo…..finalmente è arrivato! Come chi? Il tanto atteso mese di agosto, è da gennaio che lo aspettiamo! E poi sapete come si dice: “agosto moglie mia non ti conosco”…ma se la vostra lei è preziosa impreziositela anche al mare. Eh si, qs è proprio l’anno dei gioielli da spiaggia.... non parlo di metalli preziosi  ma di gomma. Il nuovo trend è la “gomma”.
Hip Hop

 C’erano una volta le infradito di gomma nere, poi diventate Havaianas, Fit Flop etc. etc. ...che vorrebbero combattere la cellulite, fino ad arrivare alle ballerine di gomma ,(nate dalla collaborazione tra il marchio brasiliano Melissa e l’estro di Vivienne Westwood e ora imitate da tutti), ci sono le sneakers di gomma che spopolano a Londra, F-Troupe, i mocassini Shudy o quelli di Paciotti e perfino le classiche scarpe da barca Sebago completamente in gomma (non conosco il marchio xò…) o le scarpe con la suola battistrada.
Cesare Paciotti
Qualche anno fa la domanda di rito all’acquisto di scarpe e borse era “vera pelle?” ora possiamo dire “vera gomma?”Ci sono borse in plastica a forma di bauletto proposte da Furla, la pochette fatta con gli Scoubidou  di Roger Vivier  e non dimentichiamo il sacchetto della spesa di Jil Sander. Stavamo parlando dei gioielli da spiaggia:  plastica, silicone, forme tubolari, componibili , di Min ji Cho fatti con i guanti da cucina; il must però sono  quelli con i charms di ispirazione balneare in rosa, verde, azzurro.  Utili i braccialetti Bangle Language di Gift Company sui quali è disegnato ciò che può servire in viaggio, risolvono così i problemi di lingua. Ci sono gli orologi da mare con i quadranti in polvere di cristallo che emanano tanti riflessi sotto il sole (e non solo Toywatch) ; lo Swatch  e l’Hip Hop sono tornati a nuova vita.

Roger Vivier


Min ji Cho

 Non ho ancora finito….ci sono gli occhiali di ALeRO design con lenti e montature intercambiabili .

ALeRO
 In mezzo a tanto colore un po’ di musica non guasta e con gli sgabelli Tam tam che possono andare sotto’acqua e sono muniti di attacco per I phone è  fatta…...!Partiamo con una colorata acqua dance e….buona estate a tutti.