giovedì 17 marzo 2011

MARILYN MONROE:IMPROBABILE POETESSA TRA LE 20 ICONE DI STILE DEL SECOLO

Marilyn Monroe

Il 21 marzo, primo giorno di primavera è anche il giorno che ha visto nascere una grande donna Alda Merini (21.03.1931 -1.11.2009) . Il suo genio, le sue parole ma anche la sua follia vera (sindrome bipolare) hanno fatto di lei una delle più importanti poetesse del secolo. Per strano che possa sembrare preferisco ricordarla con le parole di una canzone di Don Backy invece che con le sue:
me ne sto lì seduto e assente
con un cappello sulla fronte
che cose strane che mi passan per la mente.
La poesia è fatta di parole a volte non pronunciate a voce viva ma gridate dall’anima: grida di gioia o grida di dolore, spesso espressione di un cuore solitario, di un’anima depressa o di un’anima reclusa realmente o metaforicamente.
Lei stessa diceva che il manicomio, dove è stata ricoverata più volte nel corso della sua vita, le ha rivelato la grande potenza della vita.

Alda Merini
Ed è proprio la voce poetica che riesce ad accomunare e ad avvicinare donne diverse, vissute in secoli diversi e provenienti da mondi diversi. Negli ultimi anni infatti si è verificato un trend ……eh si, le tendenze esistono anche nel mondo letterario! Una poetessa  inglese del  ‘700, annoverata da molti tra i poeti “minori” del periodo e da altri semplicemente come la moglie del più famoso Robert Browning è stata riscoperta dalla critica. Io mi sono imbattuta nella sua storia per motivi di studio e più che dall’opera sono stata colpita dalla vita. Elizabeth Barrrett Browning era una donna colta che aveva potuto studiare tutto ciò che a quel secolo era solo possibile agli uomini ma  in quanto donna, era costretta dal padre a vivere chiusa nella sua stanza o meglio a non vivere. Nonostante la sua segregazione nel castello di famiglia inizia una relazione epistolare con Robert Browning dovuta alla reciproca ammirazione e che all’insaputa del padre porterà al matrimonio in seguito al rapimento.. A lei e alla sua vita in Italia con il marito si deve una delle poesie più importanti sul nostro Risorgimento (mai più attuale come in questi giorni) : "Casa Guidi Windows" .

Elizabeth Barrett Browning

Riscoperta dalla critica, accomunata da alcuni ad una Emily Dickinson più giovane, elogiata da Borges e considerata in patria come una Shakespeare al femminile ( questo mi sembra un po’ troppo…….)  La Barett Browning cominciò a scrivere a 8 anni e a pubblicare a 13. Ecco una delle sue frasi più famose: “Quando mai il genio è apparso rispettabile?”
Il tema della solitudine ritorna ma si può essere soli anche in mezzo a tanta gente forse è proprio questo che è successo a Marilyn Monroe…..si parlo proprio della biondissima attrice che con le sue curve, strette in un abito bianco, cantava Happy Birthday Mr. President a J.F.K.; la svampita Marilyn (al secolo Norma Jean) che secondo un recente sondaggio staziona al 4° posto tra le icone di stile.
 Se si parla della sua fragilità si pensa alla sua morte (suicidio) e, per quanto strano possa sembrare lei era una poetessa. Di recente è stato pubblicato un libro di sue poesie che erano state conservate per anni dalla moglie del suo agente Lee Strasberg. Finisce con le parole di Marilyn la mia incursione nel mondo poetico …..ma basta con "Diamonds are a girl best friends"!

"Vita"
Ho in me entrambe le  tue direzioni
restando come appesa all’ingiù
più spesso
ma forte come la tela di un ragno al vento –
esisto di più nella fredda brina scintillante –
ma i miei raggi perlati hanno i colori che ho
visto in un quadro – ah vita ti hanno
imbrogliata.
M.M.


martedì 8 marzo 2011

VOGLIA DI PRIMAVERA: FASHION TRENDS PRIMAVERA/ESTATE 2011

E’ primavera…..svegliatevi bambine….”, diceva così la canzone “Mattinata Fiorentina” cantata da Alberto Rabagliati negli anni ‘50 , in realtà mancano ancora un po’ di giorni al 21 marzo… sperando che per quella data la primavera arrivi  non solo sul calendario. Ad ogni modo è arrivato il momento di svegliarsi dal letargo e dal torpore invernale. I saldi dell’inverno sono oramai agli sgoccioli, i negozi hanno già fatto le vetrine primaverili e chi segue il settore moda ha già visto cosa andrà il prossimo inverno. Prima di pensare all’anno prossimo vediamo magari cosa indossare il prossimo mese.
 Come avevamo già fatto ad ottobre nell’articolo per il blog Polistyle hot&cool, anche per questa stagione prendiamo di riferimento le linee guida tracciate da Maria Grazia Longhi (image maker dell’agenzia Demetra Image Consultants di Milano), durante la sua conferenza del  28 febbraio al Palazzo dei Congressi di Bologna nell’ambito dei due giorni di evento organizzati dall’associazione dei parrucchieri C.a.c.f con la collaborazione dell’ Oréal Paris.
La primavera è il periodo della fioritura per eccellenza perciò uno dei trend della stagione non poteva che essere quello dei giardini, l’Eden. Trionfa il bianco e ovviamente il verde ma anche colori come il corallo e il fucsia. Come ad ogni stagione si va a caccia del nuovo nero (chissà poi perché??) e per questa primavera è stato individuato proprio nel bianco anche se il colore della stagione sarà il caprifoglio: nuance che si colloca tra il rosso porpora e il rosa. Già agli inizi del 2011 Pantone, l’azienda che fissa gli standard dei colori moda aveva fatto questa scelta vedendo nell’ombreggiatura rosa tendente al rossastro una capacità di ridare vigore e di riattivare i sensi. La nuance caprifoglio ha proprietà energetiche che pare aiutino a scongiurare tristezza e malinconia (così dice l’executive director di Pantone Institute), e di questi tempi c’è veramente bisogno di risollevare l’umore.
 
Il Caprifoglio.

Marc Jacobs.



  
Marc Jacobs.





In questa tendenza che si ispira ai giardini ( o se preferite a fantasie English bone China) ci sono contaminazioni hippy anni ’70, rivisitati in tendenza radical chic. Tornano le fantasie floreali grandi e piccole. Questo neo-hippy si abbina a lavorazioni all’uncinetto o a pizzo macramè. I tessuti hanno lavorazioni che somigliano a fili d’erba ( e in questo gli abiti del cartone animato Trilli erano già avanti…) e anche le forme sembrano disegnate dalla natura: linee a petalo, abiti a corolla (qualche manica a farfalla) ma anche linee di ispirazione orientale. Forme fresche, confortevoli, fluenti, easy. Ci si rivolge ad una donna giovane, romantica, spesso con i capelli lunghi come ad esempio Scarlett Johansson. Gli anni ’70 li ritroviamo anche nei capelli: accessoriati con grandi fiori o ancora più hippy con corone di fiori o con pettinature a treccia.
E se gli abiti sono morbidi lo sono anche gli accessori, drappeggiati e orientaleggianti.

Valentino.

Valentino.


D&G.








Restando in argomento natura ritroviamo un altro trend e parliamo di deserto e di sole. I tessuti riprendono delle stampe afro o se vogliamo graffitare. C’è tanto Denim anche se in tagli e forme più ricercate (ricordiamo che il jeans ultimamente ha persino sfilato nell’Haute Couture a Parigi). I pantaloni sono ancora a vita alta e lo saranno anche nel prossimo inverno.
Si cambia completamente la palette dei colori e pensando al sole e al colore della terra del deserto attraversiamo tutte le diverse tonalità dei colori estivi per antonomasia: dalle varie sfumature del giallo a quelle dell’arancio che si abbinano con il bianco e/o il nero. A differenza del trend precedente ci si rivolge ad una consumatrice meno romantica ma sempre elegante. Icona di questo stile è Penelope Cruz. I capelli sono effetto bagnato o sono voluminosi. Gli accessori sono afro o da città.
 
Miu Miu.

Versace.



Mi permetto di far rientrare in questo trend anche l’effetto rainbow o vitaminico voluto da Frida Giannini per Gucci (verde-viola-arancio), da Jil Sander (rosa-arancio-blu elettrico), da Aquilano e Rimondi (fucsia-verde, arancio-giallo-blu) -solo per citarne alcuni- perché i colori del sole “la fanno da padrone” anche se in accostamenti shock.

Gucci.


 Parliamo di pin up, di stile anni 50, si ne avevo già parlato sia per la lingerie  sia per la tendenza burlesque ma questo stile ironico- retrò torna anche nell’abbigliamento: ci sono le righe,i pois, e i quadretti, come segni distintivi della stagione. C’è anche il mix di trends e quindi ritroviamo abbinamenti di righe a fiori, righe a micro fantasie e pois a fiori. I tagli sono corti, le teste con le fasce. Icona di oggi di questo stile è Cloé Sevignì che si scontra con B.B per il passato. Le ragazze sono un po’ frou frou nei loro accessori bon ton o di design. Un esempio su tutti la borsa di plastica tipo sacchetto della spesa di Jil Sander. 
Prada.
Chanel.

                                                                        Market acetate bag di Jil Sander.
La tendenze cruise e i colori coloniali (di Stefanel, Louis Vuitton, Ferragamo e Lanvin) convergono in un trend esotico sofisticato con richiami anni 70 : shorts, forme morbide, accessori stilosi e senza tempo. Questo trend vede come  icona Tilda Swinton anche se io preferisco l’icona del passato Marisa Berenson (nipote della più famosa Elsa Schiaparelli). I capelli sempre accessoriati ma in modo ricercato.
Salvatore Ferragamo (2 foto).


Anche per la primavera ci portiamo dietro dall’inverno i leggings, il pizzo, che ritroveremo anche per l’A/I 2011-2012, e le t-shirt che abbiamo visto soprattutto nel guardaroba maschile. Ritroviamo lo chemisier come l’estate scorsa e tanta ma tanta cura nella scelta dell’accessorio. Tornano le scarpe legate alla caviglia, vedremo qualche pancia scoperta ( x chi può….) e tanti scolli a V neri. Di certo non passa inosservato uno sguardo aperto verso l’oriente: le giacche pagoda le bluse e gli abiti da geisha. Il Giappone oltre ad essere un buon mercato per la moda italiana diventa anche una fonte d’ispirazione….tranquilli non parlo dei ritrovi della domenica ad Harajuku  ma di stilizzazioni, silhouette curvilinee e di giochi di luce ovvero alternanza di opacità e trasparenza del tessuto.
Ecco fatto, io quello che sapevo ve l’ho detto adesso però tocca a Voi, applicatevi e se vi va tenete a mente questi consigli di stile. Buona primavera a tutte.