giovedì 30 dicembre 2010

IL VESTITO DI CAPODANNO

Il cenone-veglione di Capodanno si avvicina e, che sia in casa o in famiglia, si sente comunque il bisogno di vestirsi bene. Sembra una cosa effimera…del resto chi rimane a casa si dirà “che gusto c’è a cambiarsi d’abito senza uscire?”, in realtà questo ha un suo significato. Si sta per liquidare l’anno vecchio per dare il benvenuto (…speriamo sia buono!) all’anno nuovo e il cambio d’abito sta a simboleggiare una novità, quindi un cambiamento . Il Natale è stato caratterizzato dal look total white o per restare in tema, donna delle nevi con pelliccia annessa vera o finta che sia.  Invece, per il 31 sera, il rosso è il colore che si ripropone, come ogni anno: la novità è che quest’anno è di moda, dopo tempi di egemonia del nero. Non più solo biancheria intima rossa ma si possono osare anche gli abiti. Chi proprio non riesce a rinunciare al look  in black, un po’ perché così non sbaglia con gli abbinamenti, un po’ perché così  si vede più magra,  deve assolutamente sceglierne uno con un po’ di pizzo, perché questo è stato proprio il suo anno (del pizzo intendo) e pare ci sarà ancora in primavera…ma ne parleremo più avanti. Se poi,  proprio non trovate l’abito che fa per voi, con profili o intarsi in pizzo, ci sono sempre i collant effetto pizzo che a me piacciono tanto, quindi niente più gambe nude. Ritorniamo al rosso: questo colore è considerato come un simbolo di prosperità, è un colore benaugurante, ecco perché quanto meno si cerca di indossare la lingerie rossa, (un trucchetto: esistono abiti lingerie che risolvono il problema).
Dal vestito passiamo ai capelli: ci si può sbizzarrire con fermagli e cerchietti di ogni tipo. Sul mercato sono presenti quelli fatti con la passamaneria, con gli strass, con tulle e organza.
Visto che la parola d’ordine è brillare per il trucco abbiamo a disposizione gli eye liner glitterati, le ciglia finte gioiello, rossetti e smalti brillanti che tornano dopo un lungo periodo di toni mat. Il glitter è anche sulla pelle e non solo con piccoli luccichii come qualche anno fa ma con tatuaggi temporanei che ornano le scollature o si intravvedono con il nude-look.
E le scarpe? Rigorosamente, alte, open –toe o peep toe che dir si voglia, decolleté e modello chanel (per intenderci chiuse davanti e aperte dietro).
Dimenticavo l’oro……L’oro quest’anno è dappertutto (vedi il mio articolo Gold. Il potere dell’oro) ma per l’occasione si può portare una clutch vintage e/o accessori e bijoux dorati.  Dorati sono anche gli addobbi natalizi perché anche la casa deve essere luminosa, deve abbagliare.
Abbiamo parlato di un po’ di cose ma fate attenzione al vostro mix and match…. non potete indossare tutto quello che vi ho detto insieme…rischiate l’effetto pacco-regalo o anche albero di Natale…scegliete voi! 
Come sempre ci vuole cura nella scelta, ecco la mia selezione:
tubino nero non molto rigoroso con tocchi nude look, tacchi vertiginosi magari gioiello (ma solo il tacco), clutch dorata e lingerie rossa. Se siete tutte di nero vestite, gli accessori devono essere dorati oppure indossate un gioiellino con un un tocco di rosso. Il trucco deve brillare e i capelli devono essere voluminosi. Se volete indossare delle scarpe rosse per il ballo di Mezzanotte, fatelo tranquillamente e ricordatevi di battere i tacchi per volare nel paese di Oz chiamato 2011.
Scelto dal sito Luisaviaroma.
Io aggiungerei una clutch (pochette rigida per capirci meglio), dorata. 
Se non c’è un veglione o una festa esclusiva nei dintorni e fuori c’è tanta neve, vestitevi bene e poi fuori con gli amici ma non a sciare, a ciaspolare incontro al New Year.  Voglio chiudere con il consiglio di Enzo Miccio e Carla Gozzi dicendo: “ che il buongusto sia con voi” e aggiungo…per  tutto l’anno.   
                                                                                                                           Happy New Year  

lunedì 27 dicembre 2010

VIAGGI DI NATALE


Natale con i tuoi e gli altri giorni? L’ideale sarebbe girovagare quà e là per l’Italia, per l’Europa e perché no anche per il mondo. Non mi dilungherò nei preamboli per lasciare spazio ad una lista di cose utili e futili da fare e/o da vedere durante le vacanze di Natale….ovviamente la selezione è stata fatta da me, in base ai miei gusti…spero di aver azzeccato qualcosa che piace anche a voi.

Colonia. Natale 2009
Amici si parte.
Se decidete di restare nei paraggi (nel senso in Italia), a  Bassano del Grappa Babbo Natale e i folletti  trasformano la città in un’incantevole fiaba, e in più una giostra di cavalli dell’800. A Milano il museo del Design apre un ciclo di mostre dedicato a Carlo Contin e Joe Velluto. Se poi volete andare a caccia di boutique cool e di artigianato c’è via Mercato, Pontaccio, dell’Orso e Brera…che non è solo pinacoteca…..Hanno aperto i battenti i negozi Gap,(per gli amanti del look casual&chic) e Banana Republic.
Una città di mare come Genova (ex Repubblica marinara)  presenta diversi visioni del mare nella mostra  “Mediterraneo”, da Courbet a Monet a Matisse, Palazzo Ducale fino al 30/01. A Ferrara, il Palazzo dei Diamanti insieme al Louvre di Parigi organizza la mostra-evento su Jean-Baptiste Chardin, il pittore del silenzio che diceva di usare il colore per dipingere i sentimenti. Per questo evento la maison Bulgari ha creato la parure “Elisia” con diamanti, smeraldi e zaffiri. A Rimini, a Palazzo Sigismondo, ci sarà la mostra sugli Impressionisti
Fra le tante cose che può offrire la città eterna io ho deciso di segnalare “Omaggio al Tricolore”, a Roma, al Vittoriale, fino all’epifania. 24 grandi marchi (da Blumarine a A.Ferretti e Scervino) reinterpretano 24 bandiere in onore del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si passa dalla bandiera tridimensionale con chiffon a quella di seta illuminata da nebulose di cristalli, a quella che si può quasi indossare.
Se lasciate la terraferma, Palermo vi offre un tuffo nel passato con il Festival di Morgana: le famiglie storiche dei pupari siciliani si esibiscono in un festival che è stato dichiarato “capolavoro immateriale e orale dell’umanità” dall’Unesco. Sempre nel rispetto della tradizione a Erice (Trapani) si tiene  “La Zampogna d’oro”, evento che raccoglie i zampognari di tutta Italia. E se proprio avete deciso di fare un tour siciliano e siete molto golosi passate per Modica. Se non sapete rinunciare allo shopping c’è una novità: a Ispica è nato Runway store, esclusivo outlet.
Parliamo di capitali europee.
A Parigi si può passare dalla mostra-evento “Basquiat” (al Musée d’art moderne de la Ville de Paris) alle esposizioni dei giovani artisti di “meet my design” tra feste e locali cool. Sempre Parigi presenta un giovanissimo Yves Saint Laurent nella mostra di Pierre Boulat al Petit Palais, e fino al 26 giugno “D&G  Les années 1900-2000”:  histoire ideale della moda italiana vista attraverso i corsetti, da quelli tipo pin-up a quelli indossati da Madonna nel 1991 fino ad arrivare a Lady Gaga.
Niketown. Londra


Nikeid.Londra
A Londra  ha aperto il più grande e innovativo centro commerciale della città. Si chiama “One new change”, è a Cheapside e offre uno dei più alti roof-terrace della città il cui skiline è dominato dalla vicina cattedrale di St.Paul. L’edificio è modernista in un contesto neoclassico ed è dotato di più di 6000 pannelli di vetro:  brand di alta gamma,negozi indipendenti, concept restaurant di prestigio unico. In Oxford Circus riapre, dopo un restyling, il più grande flagship store Niketown su 4 livelli. E’presente uno spazio NikeiD per  personalizzare on line i propri articolo sportivi e per gli amanti del calcio macchine da cucire per ideare le proprie scarpe da calcio e plasmarle attorno al proprio piede. Fino al 9 /01, presso la Somerset house una raccolta delle campagne pubblicitarie realizzate per Dior più alcuni schizzi inediti in “Dior illustrated: René Gruau and the line of beauty”.
Per gli amanti delle scarpe i grandi magazzini Selfridges hanno inaugurato un piano interamente dedicato alle scarpe, è stato definito come il paradiso delle scarpe, è infatti lo spazio- scarpe più grande del mondo. Tra l’altro i saldi lì iniziano prima. 
Ad Amsterdam non si può perdere la suggestiva Christmas Canal Parade.


Colonia.Peek & Cloppenburg 

E adesso andiamo in Germania: a Colonia Dilek Hanif  fino al 30 gennaio al Museo delle Arti Applicate (fondato nel 1888). La sua esposizione “Instanbul Fashion” è dedicata alla moda contemporanea turca  particolarmente ricca e aperta a nuove prospettive. Dilek Hanif è una stilista-imprenditrice riconosciuta come uno dei volti più rappresentativi della Turchia moderna, ammessa anche alle sfilate Haute Couture di Parigi. Già che ci siete una visitina ai grandi magazzini  Peek and Cloppenburg non può mancare. 

Dilek Anif.



Se le vostre vacanze sono lunghe o semplicemente posticipate a  Dusseldorf , l’imperdibile Salone della moda,6-8 febbraio 2011: 17 padiglioni divisi in 4 settori, Styles, moda contemporanea e femminile, Superiors, griffes di più alta gamma, Complements, accessori, Moods, moda giovane e jeans.
Cambiamo continente : 


A New York per gli amanti del basket ha aperto il flagship Converse che permette tutte le combinazioni e personalizzazioni possibili delle scarpe e se avete nostalgia dell'Italia non c'è solo il quartiere Little Italy ma anche il nuovo Italian design street walking che offre in un percorso ideale attraverso 19 showroom l'origine  e l'evoluzione del made in Italy.
A Istanbul: il duo creativo Autoban (Seyhan Ozdemir e Sefer Caglar) ha creato il multibrand più cool della città “V2K” e dopo lo shopping si può pernottare in un lussuoso hotel come “The Marmara Sisli” con stanze in stile anni 50 di varie grandezze più 13 camere wagon che creano un vero e proprio treno.  
Per vacanze intrise di  spiritualità ecco Gerusalemme con la sua complessità, il  mix di culture(loro dicono:”…non capiamo la gente che parla per strada, decine di lingue, di dialetti”).Tanta storia ma anche  incursioni moderne come Il ponte di Santiago Calatrava. Girando l’angolo si passa dall’antico suk arabo al quartiere armeno, quello dei giovani. I mercati si convertono in gallerie d’arte, caffè letterari, atelier di giovani artisti. La città moderna però suscita polemiche. Da visitare Il Monastero della Croce e Il moderno Museo d’Israele.
Poi c’è Shangai  e il mercato del falso:  neanche Mario Boselli, presidente della camera della moda, ha saputo resistere al suo Daobao market, dove più del 90% della merce è contraffatta. Questo luogo è diventato meta turistica anche per chi subisce la  concorrenza cinese e pare che la qualità sia scarsa…..non si può avere tutto.

Shangai.
Io quello che sapevo ve l’ho detto ma se proprio non siete rimasti colpiti da nessuna informazione preparate un trolley a metà (un po’ estate e un po’ inverno), andate in aeroporto e prendete il primo last minute conveniente magari vi porterà all’isola del tesoro e, se leggete i miei articoli sapete che esiste davvero! Buon viaggio.  





mercoledì 22 dicembre 2010

L'ALBERO DI NATALE

Coccinelle. Bologna

Mancano pochi giorni al Natale e anche quest’anno ho cercato di scovare qualche albero di Natale particolare. In un momento in cui si cerca sempre qualcosa di nuovo per poi scoprire che ciò che è nuovo in realtà è già vecchio (mi riferisco alla tendenza del Vintage, alla riattualizzazione e/o rielaborazione di capi: tendenze degne di rispetto visti i tempi che corrono!) è veramente difficile trovare un albero di Natale che non sia già visto.
L’anno scorso ho pubblicato la foto dell’albero di Hello Kitty, premiando così la parte più fanciullesca di me. Si trattava di un albero rosa, ovviamente con addobbi a tema. Quest’anno avevo pensato di pubblicare la foto dell’albero di Natale in fibra ottica più grande del mondo, fatto da Charles Koa, premio Nobel per la fisica 2009 (padre della fibra ottica per l’appunto):  più di 4 milioni di fibre ottiche per aiutare la ricerca contro l’Alzheimer. L’albero è stato installato in un centro commerciale di Hong Kong. Volevo qualcosa di diverso però, qualcosa che fosse a portata di mano più che a portata di mouse! Un conto è girare per la città e trovare casualmente o cercare una cosa da fotografare, altro è impostare sul web una ricerca di alberi di Natale. Alla fine ho trovato l’albero giusto.

Ma perché poi, facciamo l’albero? E’ vero che è una tradizione di origine pagana che affonda le sue radici nella tradizione nordica (germanica), non nostra, ma comunque con un nobile significato. La parola “abete” significa nascita, origine.  Per i Celti l’abete era simbolo di lunga vita. Anche le luci dell’albero hanno un loro significato: rappresentano le candele accese che secondo Martin Lutero (fautore della Riforma Protestante), sono la luce di Gesù. Oramai la tradizione pagana dell’albero e quella cristiana del presepe viaggiano fianco a fianco e, nella disputa fra sostenitori dell’uno e sostenitori dell’altro, secondo me, è giusto che ci sia un pari merito….. mai come adesso, visto che si parla di era globale!
Ma torniamo a noi. Cambiando genere, tono e toni  passiamo dall’accessoriato all’essenziale. Quest’anno ho scelto di presentarvi un albero di Natale elegante ma minimal, poco addobbato o meglio poco accessoriato e allo stesso tempo fatto con quelli che sono da sempre gli accessori per eccellenza delle donne: le borse, nella fattispecie miniature di borse che fanno la struttura dell’albero con qualche pallina piccolina qua e là. E non poteva che essere così visto che si trova nelle vetrine di un noto negozio monomarca di borse italiane. L’albero è sospeso e capovolto.
 Sospeso? Giusto! Non siamo  forse tutti sospesi in questa vita? Viviamo in balìa di eventi che non possiamo controllare.
Capovolto? Quante volte abbiamo detto o sentito dire che questo mondo sta andando al contrario, che invece di andare avanti andiamo indietro, etc, etc….Dunque, il mondo moderno oramai è capovolto.
Non ci resta che interpretare gli alberi in modo soggettivo, classico o meno e per quelli dell’ultim’ora….sbizzarritevi , ricordate che il rosso e l’oro quest’anno dominano e che gli addobbi oramai saranno già scontati.
                                                         Buon Natale

venerdì 17 dicembre 2010

IL FATTORE B DEL NATALE

Il Natale è ormai alle porte ed è tempo di pensare ai regali, girare per i mercatini e per i negozi di giocattoli. Il 6 dicembre è il giorno in cui i bambini tedeschi ricevono i regali di Nicolaus. A Parma, Bergamo, Verona e in altre città del nord Italia, i regali arrivano il 13 dicembre, li porta Santa Lucia, tutti gli altri aspettano Babbo Natale e la Befana.
In questo articolo voglio parlare di giocattoli (ma non di sex toys), e di bambole…non di bambolone!
Il passo è breve dalle bambole e dai giocattoli ai cartoni animati: il mondo della fantasia, che sembra essere dedicato ai bambini  si rivela  spesso essere dedicato agli adulti. Dentro ognuno di noi alberga un lato B”ambino che si manifesta in modo diverso a seconda dei caratteri delle persone. Non voglio fare psicologia da quattro soldi  analizzando genericamente gli adulti-bambini, analizzerò me stessa. Il mio essere bambina viene tenuto vivo dall’amore per il cioccolato (si, è proprio amore...!), dal mio carattere permaloso ai limiti del capriccioso (forse dovuto ad una infanzia tedesca vissuta in mezzo agli adulti?…chissà!),  e ogni tanto dalla visione dei cartoni animati. E’ risaputo poi che alcuni cartoni animati in realtà sono fatti più per gli adulti che per i bambini, dai "Simpson" ai miei amati "Griffin".
Ci sono poi i cartoni a metà. Quelli che sembrano fatti per i piccoli ma le cui sfumature possono essere colte solo dai grandi. Parlo del film d’animazione "Trilli": per vestire questo personaggio è stata assunta una stilista che ne ha studiato il look. Parlo del cartone animato "Barbie e la magia della moda", trasmesso di recente in televisione, nel quale figura un negozio con una grande scalinata molto simile all’Atelier di Chanel….sarà un caso?
Per catturare l’attenzione delle femminucce si è passati da giochi come “Gira la moda” a giochi come “La mia boutique” di Nintendo. Nel 1997 è stata creata la Barbie Christian Dior che vestiva un look che fu rivoluzionario nel 1947: pensate che gliene freghi qualcosa alle bambine del look del 1947?  In questo mondo, diciamo pure consumistico,  dove il business dei giochi cala difficilmente (da poco più di un mese ha aperto a Roma il più grande negozio di giocattoli di’Italia, oltre 1000 mq), ci si rende conto di come oramai ci sia una contaminazione tra realtà e fantasia. Un famoso albergo di Cortina inaugurerà in questi giorni la suite arredata da una Barbie interior design. Se vi state chiedendo se si tratti di un vero e proprio albergo la risposta è affermativa. Ecco la prova:

 In Giappone sta riscuotendo molto successo il fenomeno della cantante virtuale Atsune Miku, è un ologramma che canta con la voce campionata di una cantante giapponese vera. I suoi capelli lunghi con i codini azzurri sono molto imitati dalle teenager giapponesi. Ma l’idea dell’ologramma non vi ricorda proprio niente? Nessuno si ricorda il cartone animato di Jem e le Holograms in cui un computer proiettava l’ologramma della madre della cantante (morta ma vocalmente dotata) ? Jem e le Holograms hanno addirittura un sito italiano! Allora sono i cartoni animati che cercano di riprodurre la realtà o è la realtà che copia la fantasia?
La Disney ha da poco lanciato il film d’animazione Rapunzel  ispirato alla favole dei "Fratelli Grimm" che fu già cartone animato e bambola ….vediamo un po’: il principe azzurro non è bello, la strega invece sì,  e la prigione della protagonista è un posto meraviglioso. Raperunzel viene perfino censurata per i baci appassionati troppo hard e perché beve, di sfuggita, una bevanda alcolica. Allora, siete ancora convinti che i cartoni animati siano prodotti per i bambini? Vi ricordo che il film d’animazione (..oramai si chiamano così i cartoni animati) "L’Era Glaciale" ha soprattutto un pubblico di grandi e che a fare collezione di bambole sono soprattutto le donne, non le bambine….loro cambiano gioco in fretta.
E allora, almeno a Natale, recuperiamo questo “fanciullino” dentro di noi (sperando che G. Pascoli non si rivolti nella tomba) e ricordiamoci che esistono anche altri regali da fare ai bambini, ad esempio libri come “La fabbrica di cioccolato” di Roald  Dahl e “Christmas’ carol” di  Charles Dickens. Pensate, queste idee rientrano anche tra i regali Vintage….che di questi tempi “fa”!
Se proprio non si può rinunciare alla tecnologia ecco un’applicazione per Iphone che permette di ascoltare Geronimo Stilton……ma questo cellulare per chi è? 
 Bella l’idea della Rai di trasmettere i classici Disney : Cenerentola c’è già stata si proseguirà il 26 dicembre con La bella Addormentata nel bosco e il 2 gennaio con Biancaneve e i sette nani.
E a questo punto vi direte….ma non si doveva parlare del fattore B? Certo così è stato, è solo che si è portati a pensare in modo inferenziale ad un unico fattore B ( bisogna proprio dirlo….ogni tanto pensiamo a senso unico!). Il fattore B é la B di bambino, è quello che è dentro di noi e perché no è anche la B di bambola. Perciò non dirò una parola su mutande, brasiliana e perizoma tranne che, secondo una recente ricerca  di mercato, è proprio la lingerie il regalo che le donne vorrebbero trovare sotto l’albero di Natale….maschietti siete avvisati. 

E, dopo un po’ di critica e forse anche un po’ di cinismo torniamo al Natale.Voglio chiudere con i versi di una canzone di Giosy Cento dicendovi anche che tutto questo è stato scritto con la magica penna di Babbo Natale (shh shh) ….perché a Natale ci vuole magia.

Natale é Natale
un fiocco di neve sul volto
un bimbo sognato di notte 
e una pace che non sarà più...

Natale é Natale
le case vestite di festa
un vecchio tornato bambino
famiglie tornate all'amore...                            


domenica 12 dicembre 2010

COCO CHANEL RIVIVE ALL'ARENA DEL SOLE DI BOLOGNA

Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di Mademoiselle “Coco”, così veniva e viene tuttora chiamata Gabrielle Chanel (il nomignolo viene da una canzone che lei amava tanto cantare). Sono stati prodotti nuovi film per il cinema come “Coco Chanel & Igor Stravinsky (2009) ”, “Coco avant Chanel.L’amore prima del mito (2009)” e la fiction per la televisione  “Coco Chanel”; sono stati pubblicati nuovi libri – biografie, uno degli ultimi è quello scritto da A. Signorini “Chanel. Una vita da favola”.  E’ proprio delle sue biografie che si prende gioco Mademoiselle Coco nel testo incompiuto dell’autore Bernard-Marie Koltès. Per la prima volta in Italia, al Teatro Arena del Sole di Bologna, viene rappresentata questa donna tutta fascino e temperamento in quelli che potrebbero essere stati gli ultimi istanti della sua vita.  Le parole appartengono all’autore dei testi incompiuti e della solitudine.


Teatro Arena del Sole. Bologna

Una vecchia e rugosa Signora avvolta dalla penombra, con grandi occhiali scuri, cappello con veletta, ( …ovviamente creato da lei, visto che nasce come cappellaia), sigaretta in mano, comincia a fare il punto della sua vita guardando nelle parole degli altri. Inizia così la sua lettura di biografie autorizzate e non su di lei, inizia anche la derisione di alcune cose scritte. Mademoiselle Coco si diverte a “sbugiardare” alcuni autori e alcuni luoghi comuni. Tra i suoi illustri amici definisce Pablo Picasso uno str…. , deride coloro che la vogliono antagonista di Christian Dior e dell’italiana Elsa Schiaparelli. Quest’ultima contrapposizione non è impensabile, è la contrapposizione tra il bianco e il nero e il rosa shocking. Coco diceva: “il nero non è nero senza un po’ di bianco e il bianco non è bianco senza un po’ di nero”. Durante la rappresentazione la protagonista parla con Consuelo, la sua domestica, non è chiaro se figura realmente presente o immaginata. Lei stessa la definisce la sua voce dissonante, le fa dire quello che direbbe il suo alter ego. Potrebbe essere l’amica immaginaria che le tiene compagnia nel momento in cui si trova ad essere indifesa come un bambino e del resto anche i bambini, spesso, si inventano gli amici immaginari.  Coco e Consuelo rappresentano anche la dicotomia vecchiaia-giovinezza.  Coco vede in lei la giovinezza al momento odiata perché non può tornare, invidiata e per questo criticata: critica nella giovane l’uso del rossetto rosso perchè vistoso e lascia delle macchie e l’uso dei tacchi alti perché fanno rumore. Per lei la donna deve avere due caratteristiche “essere elegante e straordinaria”.
In questa rappresentazione della vecchiaia e della solitudine in realtà la protagonista non è mai sola, lei stessa odiava la solitudine per questo diceva “non mi sono mai sposata”…. (non mancano divertenti frecciatine agli uomini). Per quasi tutta la durata dello spettacolo un angelo dalle ali dorate e luminose che spiccano nell’ombra accompagna i suoi monologhi con note suonate al pianoforte:  nella sua solitudine, accanto a lei, c’è il suo angelo custode. Il finale è pittoresco: in scena Mademoiselle chiede alla domestica di vedere un film western…..insolito pensare che una donna simile, icona di stile potesse amare questo genere. Il film termina con lo sceriffo che si dimette togliendosi la stella e gettandola a terra e contemporaneamente una stella ma del firmamento della moda si dimette dalla vita.

Coco Chanel.


Alcune persone potrebbero chiedersi  perché dare tanta importanza ad una persona-personaggio che in realtà ha fatto solo dei vestiti e per questo, senza dilungarmi in tutto ciò che Gabrielle Coco Chanel è stata o non è stata dirò: a lei si deve l’introduzione dei pantaloni nel guardaroba femminile, a lei si deve l’uso del jersey ( materiale povero fino ad allora utilizzato solo per i vestiti da lavoro degli operai), a lei si deve il tailleur. La sua genialità ha prodotto il tubino nero che salva le donne da molte situazioni, chiamato “petite robe noire” o all’inglese little black dress. Grazie a  lei collane di valore,  come quelle di perle e catene senza valore si indossano insieme. Tutte queste novità nell’abbigliamento femminile nascono a partire dal periodo della Prima Guerra Mondiale……se questa non è genialità!    

mercoledì 1 dicembre 2010

BOLOGNA: DAL CIOCCOSHOW AL MOTOR SHOW

 
Domenica 28 novembre si é conclusa la sesta edizione di Cioccoshow Bologna, la manifestazione dedicata al cioccolato artigianale italiano di alta qualità partita il 24 novembre. Come l’anno scorso era presente anche lo stand belga Sweet Belgium e, durante la Ciocconight di sabato 27, le degustazioni sono state accompagnate da esibizioni di Buskers, da laboratori didattici della Scuola di Cioccolato per grandi e piccoli, balli, percorsi di delizie. I golosi come me possono trovare delle ricette sul sito www.cioccoshow.it , a base di cioccolato ovviamente.
L’anno scorso sono state inviate 100 ricette per partecipare al concorso indetto da “Il resto del carlino” – Vinci il tuo peso in cioccolato; quest’anno le ricette sono state 300. Ha trionfato la “Nuvola di mortadella variegata al cioccolato”. Mortadella?? Si, avete capito bene….non per niente siamo a Bologna! Si tratta di una tartina con una mousse di mortadella e ricotta ricoperta da una colata di cioccolato.
 Nonostante il freddo,  e la neve di domenica, i visitatori sono stati numerosi, gli espositori sono aumentati occupando non solo Piazza Maggiore ma anche altre vie del centro….segno che ci troviamo di fronte ad un trend in crescita.

Chic & Shock - Volterra

Roccati - Bologna

Abbiamo ancora in bocca il sapore dei tartufini che io definisco “goduriosi” e sentiamo già nelle orecchie rombi e ronzii del Memorial Bettega. Eh si, sta per partire! Domani e dopodomani solo per la stampa e dal 4 al 12 riapre i battenti il mitico Motor show di Bologna – edizione 35.
 Il countdown è iniziato e speriamo che questa città riesca a dare uno smacco a tutti coloro che l’anno scorso (per dirla alla bolognese) “ne hanno fatte di ogni!”: il tentativo di Milano di accentrare tutto su di sé (….si perché essere capitale della moda e capitale della finanza non bastava!); il boicottaggio da parte dei grandi marchi produttori di automobili e, le continue critiche su tutto non sono riuscite ad affossare questo evento.
Certo per i cittadini bolognesi è iniziato il countdown del delirio: città affollata, autobus “murati”, confusione nei negozi e alberghi strapieni ma questo non può che rimettere in moto quell’antico benessere che “Bologna la Grassa” sembra aver dimenticato. Speriamo solo che questo ritorno alla normalità o meglio, a livello dei bei tempi, come ha detto qualcuno, porti bene: ci sarà il 90% del mercato italiano, assente la BMW..ma questo è già successo in passato.
 Il manifesto pubblicitario? Normale, secondo me…. preferivo quelli degli anni precedenti, gli conferisco  però un valore benaugurante. Il riferimento allo spettacolo è forte (vedi le tende rosso cupo del sipario e la parola show).

Motor Show Bologna 2010

Nel 2003, lo slogan “Il luogo di culto” stampato sull’immagine delle candele, (quelle dei motori), ha scatenato molte critiche. E’ stato considerato blasfemo, provocatorio, irriverente, si sono scomodati non so quanti vescovi. Eh, si non hanno gradito la polisemia della parola “candela” associata alla parola “culto”. Inutile negare che l’effetto era voluto.
Motor Show Bologna 2003
 Nel 2007 siamo passati ad un manifesto attaccato soprattutto dalle femministe, considerato sessista. Sarà anche così ma chi può negare che i giocattoli preferiti dagli uomini siano donne e motori? Certo, riduttivo oltre che offensivo parlare di donne come di giocattoli e rappresentarle sul manifesto come Barbie.... ma quale donna può dire di non essere mai stata trattata come tale almeno una volta nella vita? Questo è essere realisti in modo provocatorio, se una pubblicità non provoca qualcosa passa inosservata! E comunque c'é sia la Barbie bionda sia la Barbie mora! 

Motor Show Bologna 2007


Motor Show Bologna 2007
Riassumo solo qualche informazione per gli amanti dei motori: al  Motor show ci saranno 47 anteprime di prodotti, tra questi 6 sono dei debutti mondiali, ci sarà una zona RPM dedicata al Motorsport professionista e ancora un padiglione intero dedicato all’auto elettrica. Il nastro sarà tagliato dal Ministro dell’ambiente Prestigiacomo. Il biglietto costerà 22 euro e sarà anche possibile acquistare un ticket all inclusive che dà diritto a posto riservato, servizio bar e ristorante, parcheggio e tribuna riservata.
Bologna fai vedere chi sei…il contratto con BolognaFiere scadrà il 2015, non permettere ad altre città di fregarti quello che ti appartiene!
A proposito di motori..dimenticavo…. è uscita la Mini Cooper S. Beewi che corre grazie al Bluetooth ed è poco più grande di uno Smartphone, costa intorno ai 60 euro. Ancora un giocattolo per i grandi!




giovedì 18 novembre 2010

ASSOLUTAMENTE UOMO : tendenze moda inverno 2011

 In tempi di par condicio bisogna stare  molto attenti a quello che si dice!…Un mese fa ho parlato di moda femminile sul blog torinese POLIStyle oggi parlerò di moda maschile. Niente paura uomini, prometto niente colpi “sotto la cinta”.
Ogni volta che si sfoglia una rivista o che si parla di nuove tendenze si parla sempre di donne, come se gli uomini non badassero a certe cose o ancora come se non avessero necessità di vestirsi. Oscar Wilde diceva: I choose my friends for their good looks, my acquaintances for their good characters and my enemies for their good intellects. Tutto questo per dire che l’abito ha sempre avuto la sua importanza, l’aspetto di una persona è la prima cosa che salta all’occhio, (anche se spesso noi donne scegliamo l’uomo dal look sbagliato…per così dire).

Proviamo un po’a tracciare quelle che potrebbero essere le linee guida di quest’inverno.

Gianfranco Ferrè.

Per la gioia dell’uomo dandy è tornata l’eleganza classica ma non demodée. Gli elementi british si mescolano con lo streetwear e questo rende l’uomo trendy, cioè formale ma in modo contemporaneo. E’tornato il tessuto principe di Galles che si indossa in total look (Ferré), l’abito scuro si abbina a pull colorati come quelli proposti da Burberry e Fred Perry. Il doppio petto si riduce, le giacche sono a 3 bottoni (ma anche a 2). Gucci, Gant e M. Rebecchi ripropongono il classico cardigan da bravo ragazzo in cammello, blu, grigio. La cravatta, più stretta per i più giovani, si avvicina sia nel colore che nel tessuto all’abito indossato. Gli uomini che osano di più portano sciarpe floreali o choker, foulard di seta a fantasia. Lo smoking si reinventa: la giacca dai revers lucidi si indossa con i jeans anche strappati o trattati, slavati, dal sapore casual. La camicia esce dai pantaloni; i pantaloni formali hanno il cavallo rigorosamente basso, e sono dentro gli stivali.
   
J. Richmond. Lubiem e altri.
Per la sera ci sono scacchi e velluto liscio.
Per affrontare il mondo esterno c’è il trench: il classico cappotto da trincea e quello rivisitato da Neil Barnett. Torna il montone, lungo e corto, nappato e non. Il look da clochard proposto dalla provocatrice Vivienne Westwood, non è mai stato più appropriato! Anche Umit Benan (designer turco premiato l’anno scorso a Who is on next) si rifaceva allo stile clochard con influenza cubana. Intanto…..a Las Vegas E. Zegna apre un Global Concept Store progettato da Peter Marino.

Canali.





Neil Barrett.




Spostandoci pian piano verso un look più easy troviamo i piumini colorati, il giubbotto di pelle blu, moro o nero, il blazer di felpa con i pantaloni gessato e gli anfibi.
 Si riconferma come tendenza invernale ancora lo stile militare in una visione metropolitana, navy il coat alla Corto Maltese, rigorosamente blu, al limite nero. Un tocco di country arriva con la camicia a scacchi (bianco-blu, rosso-blu) e con quella di jeans (Jeckerson). Il casual diventa di lusso e a Milano infatti ha aperto il marchio americano Abercrombie & Fitch.  Parliamo di sport: Puma dedica un’intera collezione a Maradona, Adidas crea una felpa per l’NBA Tour in Italia con i nomi dei team più prestigiosi: Boston Celtics, LA.Lakers e Chicago Bulls. 
Non parlo di scarpe….sono un capitolo a parte.
News tecnologica: l’applicazione FaceCash  per iPhone e iPad, scaricabile da iTunes Store, trasforma il Vostro telefono in una specie di carta di credito.
 News modaiole: Paul Smith e Burton hanno realizzato una  nuova tavola per lo Snowboard, basata sul modello Vapor.  Il 19 novembre sarà in vendita la giacca Barbour in velluto creata per Harry Potter. Il 23 novembre in tutti i negozi H&M sarà in vendita la capsule collection Lanvin per H&M. Nel 2011 uscirà una collezione di occhiali ideata da Justin Timberlake. GQ Style esce con una guida ai negozi più trendy.

Ci siamo…..concludo contraddicendomi come ogni donna sa fare e dico: ok, il look è importante perché si sa, l’occhio vuole la sua parte etc….etc… ma anche il naso e poi  davanti ad alcune immagini credo ci sia solo una replica….
………Bang Bang….my baby shot me down…..
Questo profumo intende raggiungere gli uomini più moderni e attenti alle nuove tendenze e arrivare tra i primi 30 profumi maschili sul mercato.Chissà!

lunedì 15 novembre 2010

DEMOCRATIC FASHION

Amiche sta per iniziare un periodo molto impegnativo per lo shopping….no, non parlo dei regali di Natale, parlo di moda a prezzi democratici. Anche in questa stagione, (come nell’aprile scorso), ritorna il Democratic Wear di COIN: da sabato 20 novembre alle ore 11 saranno in vendita dei piumini unisex Limited Edition, 5000 pezzi disponibili a 10 euro. Qualche blog parla di un modello di piumino corto, color argento, qualche altro ci dice che sarà blu bordato di  rosso. I piumini sono stati creati dalla designer finlandese Linda Karlosson.
Dal 23 novembre  l’attesissima  capsule collection ideata da Alber Elbaz della maison Lanvin  per H&M sarà disponibile nei negozi della catena. La collezione comprende perfino dei lipstick.  Ecco uno dei modelli.
L’unica notizia che mi è arrivata è che si potrà entrare per un quarto d’ora alla volta grazie ad un braccialetto in distribuzione la mattina stessa. I fashion-addicted non mancheranno!
Ricordiamo poi che da anni Elio Fiorucci collabora con Oviesse per la linea Baby Angel e ancora Oviesse, dalla prossima stagione e per 3 anni, ha firmato un contratto con Ennio Capasa di CNC per la collezione EEqual.
Donne, ai posti di combattimento e partiamo con lo shopping selvaggio a prezzi modici.

giovedì 11 novembre 2010

GOLD. IL POTERE DELL'ORO

Nel 1983 gli Spandau Ballet cantavano “Gold, you’ve got the power to know you’re indestructible". L’oro non è solo questo, ai giorni nostri si riconferma come l’investimento migliore mentre il mattone non riesce a tenere il passo. Sembra sia tornata una vera e propria febbre dell’oro direttamente da Klondike, dove l’estrazione mineraria è avvenuta fino al 1910 o, se preferite, dalle pagine delle prime avventure di Paperon de’ Paperoni…si perché è proprio lì che Carl Barks le ha ambientate. Oggi si moltiplicano i negozi Compro-Oro, la permuta viene fatta a 32 euro al grammo, nel mese di settembre Vicenza oro ha chiuso con un bilancio positivo e sono perfino nati gli ATM Gold. Parliamo proprio di sportelli bancomat, distributori di monete e lingotti d’oro di valore diverso, (a seconda della richiesta), installati ad Abu Dhabi, Berlino e ultimo, ma non ancora attivo per problemi di autorizzazioni, a Orio al Serio-Bergamo.
                                                                       Chantecler-Capri


Dopo anni di supremazia dell’oro bianco adesso è l’oro giallo a prendersi una rivincita illuminando ogni settore. Restando nell’ambito della gioielleria ricordiamo che Chantecler, casa di gioielli nata a Capri che deve il suo successo alla campanella, compie 60 anni. Chopard ha ideato una collezione di alta gioielleria per i suoi 150 anni, con 150 pezzi unici,si chiama Animal World. La svizzera Delafée ha lanciato una linea in oro 24 carati da applicare sulla pelle come dei tatuaggi. Non finisce quì…questo autunno/inverno è costellato da orecchini modello monachelle, da anelli modello chevalière rubati al mondo maschile, rosari usati come girocolli, gemelli, gioielli dalle forme di animali esotici e da cinture gioiello. A primavera invece avremo gioielli-fantasia. Si parla anche delle proprietà anti-aging, rivitalizzanti e protettive dell’oro, che vengono sfruttate dalla profumeria, per citarne qualcuna: la linea Gold Futur di Helena Rubinstein, e la nuovissima Sublimage di Chanel che utilizza l’estratto di Fiore d’Oro dell’Himalaya, Golden Champa. Paco Rabanne per il suo profumo maschile 1 Million ha voluto un flacone a forma di lingotto creato su suo input da Noé Duchaufour-Lawrence ( per il nuovo profumo Lady Million invece un diamante dorato). Lo stesso Rabanne negli anni ’70 creava "l’abito effimero", tunichetta d’oro creata da 18 tessere di oro 18 carati (per i più curiosi, ci sono voluti 9 chili d’oro). Ancora nel mondo dei profumi ritroviamo la nuova essenza di Dior, si chiama proprio L’Or. In Tv da pochi giorni si vede un nuovo spot…più che altro un cortometraggio “Love affair” con Monica Bellucci e D&G, parliamo del Martini Gold, nuovo liquore creato ispirandosi a una ricetta segreta dei due stlisti.
1 Million - Paco Rabanne 
Roberto Cavalli


Martini Gold by D&G

Allora cosa stiamo facendo? Partiamo! Pare che Cocoa Island sia proprio l’Isola dei tesori nascosti….leggiamo Stevenson, così almeno partiamo preparati e aspettiamo un clima favorevole alla navigazione. Buon viaggio e buona caccia al tesoro.      

venerdì 5 novembre 2010

NASI ARTISTICI IN A DARK MOOD

Bologna. Smell in black ottobre 2010.
Se pensate che stia per parlarvi di chirurgia estetica o più specificatamente di rinoplastica vi sbagliate. Parleremo comunque di nasi ovvero di coloro che hanno il compito di scegliere essenze naturali e/o sintetiche e di farle diventare dei profumi. I nasi artistici hanno il dono di creare dei  profumi su ispirazione e non su commissione, creano dunque delle opere d’arte, dei prodotti di nicchia.
Dal 28 al 31 ottobre presso il Museo della Musica di Bologna si è svolto Smell in Black, edizione autunnale di Smell Festival dell'Olfatto, rassegna organizzata da Associazione OraBlu e Risorse per Comunicare, in collaborazione con Istituzioni Musei Civici di Bologna.  L'evento si è avvalso del contributo di Tempo, brand leader nel settore dei fazzoletti di carta, e Campomarzio 70, distributore di fragranze artistiche di Roma.
Ospiti d’eccezione sono state le creatrici di profumo Vero Kern da Zurigo e Yosh Han from U.S.A.. Nel corso della manifestazione, oltre a conferenze, presentazioni e olfazioni dei profumi delle ospiti, sono state anche presentate le fragranze di Kilian e si sono susseguite alcune conferenze…..proseguiamo per gradi però o almeno proviamoci.

Già il nome dell’evento “Smell in black” (anche chi non mastica l’inglese sa che black significa nero), e il periodo vicino al ponte di Ognissanti/morti (per i più esterofili periodo di Halloween), richiamano momenti scuri, autunnali come la caducità delle foglie per arrivare alla caducità della vita (passatemi il termine), alla morte, al buio, al nero ma anche alla vita sotterranea quindi misteriosa,evocata da percezioni sensoriali. Il nero però è anche il colore del little black dress o petite robe noire…..chiamatelo come volete il vostro tubino nero (segnalo con una frase molto riduttiva e, chiedo scusa alla Signora Goretti per questo, la conferenza ”Mito delle vesti al nero” di P. Goretti), nonché il colore che più piace alla Femme Fatale. Spesso al concetto di Femme Fatale è stata associata un’accezione negativa soprattutto nella storia del fumetto (Vamp- Eroine pericolose del fumetto, conferenza di A. Plazzi), la Femme fatale è soprattutto una donna forte, di carattere che ama denaro e potere e che vuole affermarsi ad ogni costo.
VERO KERN creatrice di profumi svizzera, con esperienza in un’industria farmaceutica, si è dedicata proprio alla creazione di profumi che esprimessero sensualità, erotismo e fascino. Tre le sue fragranze presentate e distribuite da Campomarzio 70, gli estratti sono stati creati nel 2007:
KIKI, profumo di ispirazione parigina e al limite del Burlesque tanto in voga ultimamente. Un profumo che passa dalle note esotiche a quelle eteree, caramellate. Oso definirlo un profumo di contrasto visto che la sua creatrice lo paragona ad una serata alla Biblioteca Nazionale parigina che prosegue al Crazy Horse. Dedicato agli individualisti.

ONDA, profumo interiore, dedicato all’anima degli edonisti, speziato e vigoroso.
RUBJ, il profumo che fa la corte al seduttore e che è capace di evocare incontri con passioni segrete. Dedicato ad eccentrici e dandy. 
  
Vero Kern ha fatto di più e, in un momento in cui il Vintage la fa da padrone, ha associato 3 profumi storici, senza tempo a delle dive del cinema: Bandit di Piguet, profumo del 1944, con note talcate e animali associato a Elsa Bannister ruolo interpretato da Rita Hayworth in “La Signora di Shangai” di O. Welles. Shocking, profumo di Elsa Schiapparelli del 1947 con note mielate associato a Bridget Gregory interpretata da Linda Fiorentino in “The last Seduction”, film neo-noir di John Dahl. Non possiamo non dire che questo  profumo  ha dato il nome al colore rosa shocking, quello del suo packaging. Arriviamo ai nostri tempi e parliamo di Sharon Stone, Catherine Tramell in Basic Instinct, thriller del 1992 diretto da Paul Verhoeven alla quale Vero Kern associa il suo profumo Rubj.
Passiamo ora ad un momento più evocativo di questo evento, parliamo di KILIAN HENNESSY creatore dei profumi del marchio Kilian che vanta anche collaborazioni con Armani e Paco Rabanne. Annoverato tra i must dei creatori dei profumi, definito il profumiere maledetto,ispirato da figure come Rimbaud e Baudelaire e da atmosfere faustiane. Nove le sue fragranze:
Love, Beyond Love, Back to Black (come la canzone di Amy Winehouse, uno dei suoi dischi preferiti), Taste of heaven, Straigh to heaven, Les liaisons dangereuses, Cruel intention e Love and tears. L’ultima non poteva che chiamarsi Oeuvre Noire, essenze di gelsomino che esprimono le emozioni dell’amore: “i timori degli inizi, l’eccitazione, l’abbandono”, come dice l’autore stesso. Note di bergamotto di Calabria esprimono sensualità e calore. (Gigli! Gigli! Non se ne vedono! E nel tuo Verso, simili a maniche di Peccatrici dai dolci passi, sempre fremono questi fiori bianchi! – A. Rimbaud  da“Poesie”).
Cambiamo ancora tono e presentiamo ora le note sfumate di YOSH HAN…..dico sfumate perché la sua collezione si chiama Evanescent Collection, esprime metamorfosi e cambiamento, parliamo di Trans-aromation, (vi ricordate? avevo già parlato di trasgressione intesa come trans-gressione), o meglio di come si può essere trasportati in un mondo di odori diverso e scoprire un nuovo senso di Sé. La carriera di Yosh Han inizia ad Aspen, Colorado, il suo nome in cinese significa profumato, fragrante. Crede negli effetti dell’aromaterapia sul fisico e dell’aromacologia che cattura l’effetto psicologico dell’aroma. Yosh è anche esperta di aura e di reiki. I suoi profumi sono tutti collegati ai chakra, alla numerologia e alle personalità.
 Yosh Han

Ecco i nomi:
Sottile (chakra 6 del terzo occhio- n. 1), fragranza elegante e raffinata con essenza di rosa che richiama un Vintage moderno. Pura, leggera, senza tempo come la bellezza.
White Flowers (chakra 4 del cuore-n.1), ispirata in origine ad un bouquet nuziale, influenzata dall’ikebana, esprime freschezza con note di abete siberiano ed è adatto anche agli uomini.
U4eahh! (euforia, chakra 4 del cuore-n.3), esprime gioia di vivere, giovinezza e vivacità nelle note fruttate di pera e melograno.
Ginger Ciao (chakra 2 della relazione- n.7), è una vera trans-aromation, migliora l’energia di chi lo indossa cattura l’attenzione, afrodisiaco, unisex, è il profumo dell’alter ego per Yosh. Note di cocco,zenzero e giglio.
Stargazer (chakra 7 della corona-n.1), esprime l’aria pungente di una mattina d’inverno ad Aspen, perfetta durante le mezze stagioni così come in tutti i momenti di transizione. Richiama il tropicale con le note di giglio del Kenia. Questa fragranza  è la preferita da Nicole Kidman.
Omniscent (chakra 9 dell’aura-n.6), esprime il mistero, è un profumo noir, magico, versatile, unisex, magnetico. Le note di chiodi di garofano, basilico, vaniglia, violetta, gardenia lo rendono onnicomprensivo.
Ok, direi che adesso non ci resta che scegliere il profumo che fa per noi e Vi ricordo che i profumi di Vero Kern e di Yosh Han sono distribuiti da Campomarzio 70, Roma e quelli di Kilian sono disponibili a Bologna, Profumeria del Sacro Cuore, Galleria Falcone-Borsellino.