martedì 29 maggio 2012

SMELL- FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL'OLFATTO 2012

L'ALBA DELL'INDOMANI
Coco Chanel diceva: “ A woman who doesn’t wear perfume has no future”, ed è proprio con questa frase che voglio tornare a parlarvi di Smell- Festival dell’olfatto 2012 (22-27 maggio 2012).
La nuova edizione torna a Bologna in veste internazionale, grazie ad alcuni importanti contributi e per la prima volta Smell presenta il suo profumo. Proprio così, una delle tante novità di quest’anno, annunciata già nella Conferenza Stampa tenutasi nella Sala Savonuzzi di Palazzo d’Accursio (18 maggio 2012), è il profumo creato da Martino Cerizza in collaborazione con Atelier Fragranze Milano, L’alba dell’indomani.

Comune di Bologna.Conferenza Stampa 
“L’alba dell’indomani” è il tema di quest’anno che viene sviluppato con approcci molto diversi.
 Martino Cerizza, giovane creatore di fragranze, figlio d’arte, ha voluto cogliere l’alba nella sua freschezza: l’immagine del sole che sorgendo scopre un nuovo giorno, la natura che si risveglia, l’apertura. Si tratta di un profumo basato sul concetto dell’acqua di colonia, sui rituali mattutini, che viene però attualizzato, diventa unisex, con note di bergamotto, anice stellato, mughetto, magnolia, fresia, vetiver, una combinazione di muschi bianchi di nuova generazione, e tanti altri componenti che contribuiscono a fare l’armonia del profumo. Il profumo è come la musica, deve avere una sua armonia; come la musica è fatto di note; come la musica ha un suo compositore.


Maurizio e Martino Cerizza, Francesca Faruolo,Valentina Medda.


Nella splendida cornice del Museo della Musica di Bologna, Maurizio Cerizza, importante “naso”, padre di Martino, ci spiega che la profumeria artistica, per intenderci quella al di fuori da strategie commerciali e diffusioni allargate, vende un concetto, una creazione artigianale che per essere intesa fino in fondo necessita di una base educativa.
Smell- Festival intende non solo presentare ma anche spiegare i meccanismi che ci sono dietro al profumo nonché insegnare e studiare insieme agli amanti del prodotto,( cosa che avviene durante i workshop, sempre molto seguiti). Quest’anno è stato realizzato anche un laboratorio olfattivo per i bambini  e con la collaborazione di Tempo, sponsor dell’evento, è stato stilato un vero e proprio decalogo olfattivo:
1 Le narici siano come due ali: sperimentate il loro possibile movimento. Inspirate e espirate, entrate in relazione attiva con l’aria.
2 Annusate gli odori intorno a voi: che ricordi suscitano? Per fissare un momento speciale imparate a profumarlo.
3 Qual è la vostra inconfessabile passione olfattiva? Gli odori “buoni” piacciono a tutti. Ma ce ne sono anche altri più strani, più personali. Più nostri.
4 Pensate a un luogo che vi sta a cuore e disegnate su un foglio la mappa dei suoi odori.
5 Annusate il profumo e associatelo a una sensazione tattile, visiva,gustativa e uditiva.
6 Immaginate che il vostro palato sia un teatro olfattivo, dove risuonano gli aromi e i profumi del cibo, e mettete in scena la vostra rappresentazione.
7 Create un talismano usando un mix di spezie o le essenze che più vi piacciono: migliorerà il vostro umore.
8 Bruciate l’incenso e seguite le volute di fumo pensando ad un desiderio che volete trasmettere al cielo.
9 Tenete un sacchetto di lavanda vicino al cuscino: renderà più dolci i vostri sogni.
10 Il decimo punto sarà l’avvio della vostra storia d’amore con gli odori. Avete stiracchiato le ali, ora spiccate il volo.
Adesso, se vi state chiedendo se questo decalogo era necessario vi rispondo: quante volte al giorno ci dimentichiamo di avere un naso?  

Bernard Bourgeois.


Ritorniamo ai profumi e per par condicio stavolta parlerò di e per gli uomini ( parlo quasi  sempre di cose legate all’universo femminile!). Bernard Bourgeois, uno degli ospiti internazionali, apre lo scrigno contenente  quelle fragranze che sono considerate “mai udite”, alcune scomparse, altre ancora presenti sul mercato . Si tratta di colonie e profumi che fanno e hanno fatto storia. B. Bourgeois dedica una lezione ai profumi femminili e una a quelli maschili.
Parlando dei secondi è necessario dire che tra questi le acque di colonia sono considerate come l’espressione più nobile del profumo, realizzate con tutte le parti dell’albero, non solo con il frutto, tonificanti, rinfrescanti, danno un senso di pulito, con una forte componente agrumata (Hespéridé), sono unisex per natura,. Nella loro composizione trova un largo uso il bergamotto di Calabria. Bernard Bourgeois collabora con Osmothèque, il Consevatorio internazionale dei profumi creato a Versailles con lo scopo di conservare, preservare i profumi destinati a scomparire e le loro formule alchemiche. Osmothèque conserva l’acqua della regina d’Ungheria, l’Eau Mirabilis creata dall’italiano Paolo Feminis nel XVII secolo, poi trasferitosi a Colonia (e da qui il nome acqua di Colonia); l’acqua di colonia di Napoleone a Sant’ Elena, Eau de Lubin 1798, Corde Rouge di Coty 1909, di François Coty, precursore del profumo moderno, creatore della famiglia dei Chypre, dei profumi che sanno di oriente e che diventano più persistenti grazie ai balsami. In questo excursus di capolavori della profumeria  troviamo profumi considerati senza tempo come Eau fraîche di Dior, creata da E. Roudnitska nel 1953, Eau d’Orange verte di Hermés 1979, (un 60% di agrumi più menta e cassis), Eau d’Hadrien, 1980 (creata dallo scomparso Annick Goutal), Acqua Allegoria Pamplelune di Guerlain, 1999.

 Osmotheque-Conservatorio. Versailles.
E dopo un po’ di storia passiamo a dei profumi che forse sono più conosciuti e che hanno segnato il mercato per alcuni anni come CK One di Alberto Morillas, 1994, per tre anni leader sul mercato, ancora oggi il 7° in Europa, unisex, rinnova la famiglia delle acque di colonia.
Cologne Mugler 2001, ancora fragranza unisex, Cologne Bigarade 2001 creato da Jean Claude Ellena per Edition Fréderic Malle che cura profumi diversi dal solito che rientrano nell’ambito di quelli di nicchia perché rinnovano il patrimonio olfattivo, Eau de gentiane Blanche , Hermés, 2009.
I capolavori della profumeria hanno radici artigianali, qualità tecniche ed estetiche, originalità, persistenza, atemporalità e creano uno shock psicologico.
 Eau Sauvage di Dior, 1966, fu un successo planetario (Edmond Roudnitska), una vera opera artistica, identificabile in un senso di bellezza astratta, soprannaturale, oggi n°9 in Francia; Armani di Roger Pellegrino,1983, dedicato alla modernità, alla raffinatezza, al vero esteta, all’uomo di cultura.
Con piacere ritrovo in questa selezione quello che per me è il profumo maschile per eccellenza…che dite sono scontata? Non posso farci niente…..il mio naso segue la scia….. e sto parlando di Fahrenheit di Dior, creato nel 1988 da Jean Louis Sieuzac e Maurice Roger: è un profumo da esteta, evoca l’affermazione personale, è audace ed è considerato un’importante creazione artistica. Rientra nella famiglia fleuri.
Ritorno nei ranghi parlando di Fougére Royale Houbigant di Paul Parquet, creato nel 1884, ora scomparso; Brut Fabergé,  1964 profumo virile che dà l’avvio alla famiglia dei fougère ( Yazz di YSL, Azzaro etc), aromatico, pulito, ma di questa famiglia quello che ebbe più successo fu Monsieur Azzaro nel 1978.
Ancora fioriti con Cool Water Davidoff, 1988, aromatico, acquatico, marino, Acqua di Giò pour Homme, 1996 che riprende le note dell’isola di Pantelleria è perciò un profumo marino e dopo 10 anni è ancora n°1 negli States, n°4 in Europa e n°8 in Francia
Nel 1991 è la volta di Kenzo pour Homme, Dior Homme 2005 ( nella stessa famiglia boisé ritroviamo Egoiste, Terre d’Hermés, Blu di Bulgari); 1 Million di Paco Rabanne è storia recente (boisé ambré come Minotaure, Allure pour homme), sono forti virili, giovani.
Nel 1986 Bel Ami di Hermés accentua i contrasti tra freschezza e calore con delle note animali di castoro, nel 1965 Habit Rouge di Guerlain, orientale, sulla scia creativa di Shalimar, molto riuscito; 1995 Le Mâle di Francis Kurdijan per JPG ricorda il salone del barbiere, un profumo creativo coerente, ispirato al Brut Fabergé, ancora oggi n°2 in Francia a 17 anni da lancio.
Forse alcune volte non sono stata dettagliata, forse mi sono dilungata troppo perciò chiedo scusa ai lettori ma non è facile “condensare” una settimana di eventi.

Valentina Medda.


Valentina Medda.

Un cenno sugli altri interessanti contributi: il profumo invade diversi campi del sapere e si realizza uno spostamento dal “naso” verso il tema sensoriale.
Meo Fusciuni, compositore di fragranze approfondisce il rapporto tra profumo e poesia e collegandosi al tema dell’alba presenta la sua fragranza “Luce” che uscirà nel 2013.
Stefano Scheda e Valentina Medda rappresentano il rapporto tra profumo e arti figurative: il primo nella sua casa-atelier di Bologna illustra un percorso olfattivo, (condotto da Francesca Faruolo), tra ombra e luce. L’artista raffigura il tema della soglia, del limite e il giorno 1 giugno inaugurerà la mostra a Ferrara presso la MLB home gallery.  La seconda, una giovane artista che nel 2011 è stata invitata alla 54 Biennale di Venezia, presenta 3 lavori e si basa su installazioni, video e progetti fotografici. Presenta l’alba come un passaggio che contiene tutto ciò che è stato e preannuncia ciò che sarà, schiacciata tra notte e giorno.
Ritornando al profumo, Bologna e Smell hanno avuto l’onore di ospitare Michel Roudnitska, (figlio di Edmond Roudnitska celebre compositore di profumi e autore di Eau Savage di Dior), considerato un pioniere degli spettacoli olfattivi, passando dal balletto all’opera, al concerto multisensoriale. Paola Goretti che collabora con Smell fin dalla prima edizione ci ha ipnotizzati sviluppando il tema  poetico dell’alba come momento di trapasso e accomunandolo ad un processo alchemico, alla schiaritura, alla semplificazione estrema dove tutto è ormai chiaro.
Per finire.... alcune importanti news:
Il profumo “L’alba dell’indomani” non è ancora uscito, per informazioni seguite Smell -festival dell’olfatto sul sito o su Facebook.
Il prossimo autunno partiranno dei corsi e percorsi promossi da Smell e tenuti da Martino Cerizza.
Maurizio Cerizza presenterà presto una sua linea di profumi dedicata allo studio dei caratteri.
Presso MLB home- gallery, l’unica casa galleria con una programmazione continuativa tutto l’anno, è possibile organizzare cene a tema con menù ispirato alle opere esposte.
In autunno “Coco” si tinge di nero, in uscita un nuovo profumo realizzato con le migliori materie prime che la Maison Chanel coltiva in Francia.

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