Il Natale è ormai alle porte ed è tempo di pensare ai regali, girare per i mercatini e per i negozi di giocattoli. Il 6 dicembre è il giorno in cui i bambini tedeschi ricevono i regali di Nicolaus. A Parma, Bergamo, Verona e in altre città del nord Italia, i regali arrivano il 13 dicembre, li porta Santa Lucia, tutti gli altri aspettano Babbo Natale e la Befana.
In questo articolo voglio parlare di giocattoli (ma non di sex toys), e di bambole…non di bambolone!
Il passo è breve dalle bambole e dai giocattoli ai cartoni animati: il mondo della fantasia, che sembra essere dedicato ai bambini si rivela spesso essere dedicato agli adulti. Dentro ognuno di noi alberga un lato “B”ambino che si manifesta in modo diverso a seconda dei caratteri delle persone. Non voglio fare psicologia da quattro soldi analizzando genericamente gli adulti-bambini, analizzerò me stessa. Il mio essere bambina viene tenuto vivo dall’amore per il cioccolato (si, è proprio amore...!), dal mio carattere permaloso ai limiti del capriccioso (forse dovuto ad una infanzia tedesca vissuta in mezzo agli adulti?…chissà!), e ogni tanto dalla visione dei cartoni animati. E’ risaputo poi che alcuni cartoni animati in realtà sono fatti più per gli adulti che per i bambini, dai "Simpson" ai miei amati "Griffin".
Ci sono poi i cartoni a metà. Quelli che sembrano fatti per i piccoli ma le cui sfumature possono essere colte solo dai grandi. Parlo del film d’animazione "Trilli": per vestire questo personaggio è stata assunta una stilista che ne ha studiato il look. Parlo del cartone animato "Barbie e la magia della moda", trasmesso di recente in televisione, nel quale figura un negozio con una grande scalinata molto simile all’Atelier di Chanel….sarà un caso?
Per catturare l’attenzione delle femminucce si è passati da giochi come “Gira la moda” a giochi come “La mia boutique” di Nintendo. Nel 1997 è stata creata la Barbie Christian Dior che vestiva un look che fu rivoluzionario nel 1947: pensate che gliene freghi qualcosa alle bambine del look del 1947? In questo mondo, diciamo pure consumistico, dove il business dei giochi cala difficilmente (da poco più di un mese ha aperto a Roma il più grande negozio di giocattoli di’Italia, oltre 1000 mq), ci si rende conto di come oramai ci sia una contaminazione tra realtà e fantasia. Un famoso albergo di Cortina inaugurerà in questi giorni la suite arredata da una Barbie interior design. Se vi state chiedendo se si tratti di un vero e proprio albergo la risposta è affermativa. Ecco la prova:
In Giappone sta riscuotendo molto successo il fenomeno della cantante virtuale Atsune Miku, è un ologramma che canta con la voce campionata di una cantante giapponese vera. I suoi capelli lunghi con i codini azzurri sono molto imitati dalle teenager giapponesi. Ma l’idea dell’ologramma non vi ricorda proprio niente? Nessuno si ricorda il cartone animato di Jem e le Holograms in cui un computer proiettava l’ologramma della madre della cantante (morta ma vocalmente dotata) ? Jem e le Holograms hanno addirittura un sito italiano! Allora sono i cartoni animati che cercano di riprodurre la realtà o è la realtà che copia la fantasia?
La Disney ha da poco lanciato il film d’animazione Rapunzel ispirato alla favole dei "Fratelli Grimm" che fu già cartone animato e bambola ….vediamo un po’: il principe azzurro non è bello, la strega invece sì, e la prigione della protagonista è un posto meraviglioso. Raperunzel viene perfino censurata per i baci appassionati troppo hard e perché beve, di sfuggita, una bevanda alcolica. Allora, siete ancora convinti che i cartoni animati siano prodotti per i bambini? Vi ricordo che il film d’animazione (..oramai si chiamano così i cartoni animati) "L’Era Glaciale" ha soprattutto un pubblico di grandi e che a fare collezione di bambole sono soprattutto le donne, non le bambine….loro cambiano gioco in fretta.
E allora, almeno a Natale, recuperiamo questo “fanciullino” dentro di noi (sperando che G. Pascoli non si rivolti nella tomba) e ricordiamoci che esistono anche altri regali da fare ai bambini, ad esempio libri come “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl e “Christmas’ carol” di Charles Dickens. Pensate, queste idee rientrano anche tra i regali Vintage….che di questi tempi “fa”!
Se proprio non si può rinunciare alla tecnologia ecco un’applicazione per Iphone che permette di ascoltare Geronimo Stilton……ma questo cellulare per chi è?
Bella l’idea della Rai di trasmettere i classici Disney : Cenerentola c’è già stata si proseguirà il 26 dicembre con La bella Addormentata nel bosco e il 2 gennaio con Biancaneve e i sette nani.
E a questo punto vi direte….ma non si doveva parlare del fattore B? Certo così è stato, è solo che si è portati a pensare in modo inferenziale ad un unico fattore B ( bisogna proprio dirlo….ogni tanto pensiamo a senso unico!). Il fattore B é la B di bambino, è quello che è dentro di noi e perché no è anche la B di bambola. Perciò non dirò una parola su mutande, brasiliana e perizoma tranne che, secondo una recente ricerca di mercato, è proprio la lingerie il regalo che le donne vorrebbero trovare sotto l’albero di Natale….maschietti siete avvisati.
E, dopo un po’ di critica e forse anche un po’ di cinismo torniamo al Natale.Voglio chiudere con i versi di una canzone di Giosy Cento dicendovi anche che tutto questo è stato scritto con la magica penna di Babbo Natale (shh shh) ….perché a Natale ci vuole magia.
Natale é Natale
un fiocco di neve sul volto
un bimbo sognato di notte
e una pace che non sarà più...
Natale é Natale
le case vestite di festa
un vecchio tornato bambino
famiglie tornate all'amore...
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