mercoledì 22 dicembre 2010

L'ALBERO DI NATALE

Coccinelle. Bologna

Mancano pochi giorni al Natale e anche quest’anno ho cercato di scovare qualche albero di Natale particolare. In un momento in cui si cerca sempre qualcosa di nuovo per poi scoprire che ciò che è nuovo in realtà è già vecchio (mi riferisco alla tendenza del Vintage, alla riattualizzazione e/o rielaborazione di capi: tendenze degne di rispetto visti i tempi che corrono!) è veramente difficile trovare un albero di Natale che non sia già visto.
L’anno scorso ho pubblicato la foto dell’albero di Hello Kitty, premiando così la parte più fanciullesca di me. Si trattava di un albero rosa, ovviamente con addobbi a tema. Quest’anno avevo pensato di pubblicare la foto dell’albero di Natale in fibra ottica più grande del mondo, fatto da Charles Koa, premio Nobel per la fisica 2009 (padre della fibra ottica per l’appunto):  più di 4 milioni di fibre ottiche per aiutare la ricerca contro l’Alzheimer. L’albero è stato installato in un centro commerciale di Hong Kong. Volevo qualcosa di diverso però, qualcosa che fosse a portata di mano più che a portata di mouse! Un conto è girare per la città e trovare casualmente o cercare una cosa da fotografare, altro è impostare sul web una ricerca di alberi di Natale. Alla fine ho trovato l’albero giusto.

Ma perché poi, facciamo l’albero? E’ vero che è una tradizione di origine pagana che affonda le sue radici nella tradizione nordica (germanica), non nostra, ma comunque con un nobile significato. La parola “abete” significa nascita, origine.  Per i Celti l’abete era simbolo di lunga vita. Anche le luci dell’albero hanno un loro significato: rappresentano le candele accese che secondo Martin Lutero (fautore della Riforma Protestante), sono la luce di Gesù. Oramai la tradizione pagana dell’albero e quella cristiana del presepe viaggiano fianco a fianco e, nella disputa fra sostenitori dell’uno e sostenitori dell’altro, secondo me, è giusto che ci sia un pari merito….. mai come adesso, visto che si parla di era globale!
Ma torniamo a noi. Cambiando genere, tono e toni  passiamo dall’accessoriato all’essenziale. Quest’anno ho scelto di presentarvi un albero di Natale elegante ma minimal, poco addobbato o meglio poco accessoriato e allo stesso tempo fatto con quelli che sono da sempre gli accessori per eccellenza delle donne: le borse, nella fattispecie miniature di borse che fanno la struttura dell’albero con qualche pallina piccolina qua e là. E non poteva che essere così visto che si trova nelle vetrine di un noto negozio monomarca di borse italiane. L’albero è sospeso e capovolto.
 Sospeso? Giusto! Non siamo  forse tutti sospesi in questa vita? Viviamo in balìa di eventi che non possiamo controllare.
Capovolto? Quante volte abbiamo detto o sentito dire che questo mondo sta andando al contrario, che invece di andare avanti andiamo indietro, etc, etc….Dunque, il mondo moderno oramai è capovolto.
Non ci resta che interpretare gli alberi in modo soggettivo, classico o meno e per quelli dell’ultim’ora….sbizzarritevi , ricordate che il rosso e l’oro quest’anno dominano e che gli addobbi oramai saranno già scontati.
                                                         Buon Natale

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